5 Step da seguire per redigere il Business Plan del tuo Franchising

 

Benvenuto imprenditore,

Sono Enrico Tosco e oggi ti parlerò di un prodotto indicato per due tipologie di imprenditori:

  1. Chi ha un’attività e vorrebbe fare molti cambiamenti;
  2. Chi deve partire da zero per far nascere la sua attività.

Il nome dello strumento di cui sto per parlarti è questo: business plan. Sono certo che ne avrai già sentito parlare, ma ci tengo ad approfondire con te l’argomento.

Cosa puoi trovare all’interno di questo documento?

  • Numeri: 
    • Come funzionano le proiezioni delle tue entrate e delle tue uscite;
    • Le previsioni dei guadagni degli anni successivi al primo: 
      • Ipotesi (se la tua attività non è ancora nata);
      • Dati reali (presi da preventivi, ricerche e statistiche precedenti);
  • Parole: 
    • Descrizione dei soci che fanno parte dell’attività;
    • Analisi della compagine sociale;
    • Previsioni di mercato;
    • Descrizione del valore del mercato italiano o della zona in cui intendi operare;
    • Descrizione dell’attività: cos’è, come funziona e cosa fa.

Noi di Reting ci siamo resi conto che questo strumento (illustrato, spiegato e stra-nominato nei corsi universitari) è assolutamente utile… ma nel mondo del franchising ha molti limiti e adesso ti spiegherò il perché.

Il franchising è un business a matrioska: 

  • Tu sei un franchisor;
  • Dai vita a un franchisee (con cui hai un rapporto commerciale che ti permette di guadagnare);
  • Il tuo franchisee ha uno schema di guadagno, espansione e apertura di nuovi punti vendita.

Il franchising ha bisogno di uno strumento come il business plan, ma deve essere progettato in maniera tale che si possa adattare a questa struttura a matrioska.

Non è solo appannaggio di un mercato specifico (food, beauty): un business plan ti serve, prima di tutto, per capire come i competitor e il territorio influenzano la “buona riuscita” del tuo piano di attività.

Tuttavia, le declinazioni di un franchising sono così variegate che un business plan standard risulterebbe riduttivo e limitato.

Nonostante la molteplicità di fonti che ti possono spiegare come scrivere un business plan, nessuno parla mai di franchising e di come impostare questo strumento adattandolo a questa tipologia di investimento.

Immagina una persona che abbia un’idea spaziale e un progetto di vendita fenomenale, ma le mancano i soldi: ne ha solo una piccolissima parte in banca e questa non è sufficiente per trasformare la sua idea in realtà. Come fa a presentarsi davanti a un investitore? Può farlo solo presentando un business plan preciso, chiaro e con degli obiettivi raggiungibili e verificabili.

 

 

Serve un business plan adatto: il franchising plan!

Il “franchising plan” è uno strumento che nasce dall’accumulo del know how di noi di Reting: è un documento che raccoglie su carta tutte le informazioni necessarie al tuo progetto franchising.

All’interno del tuo personale franchising plan troverai:

  1. Come funziona il modello finanziario: conto economico di franchisor e franchisee;
  2. Descrizione dell’attività;
  3. Personalizzazioni in base a:
    1. Progetto;
    1. Idea;
    1. Necessità di parlare agli investitori eventuali o a una banca;
    1. Mappa da utilizzare per le espansioni (se hai già tutto il capitale).

Il franchising plan è molto utile anche a chi desidera avviare la franchisizzazione della propria attività e vuole avere chiaro quale sia l’investimento globale che andrà a fare.

Per spiegarti meglio come funziona il tutto voglio farti un esempio davvero molto semplice: un avvocato generalista può redigere un contratto di franchising, ma prima dovrà studiare la legge di riferimento, analizzare i casi guida… 

Recandoti da un avvocato specializzato in questo settore, invece, il prodotto che ne verrà fuori sarà il frutto di anni di esperienza settoriale e, quindi, il tuo documento di planning sarà nettamente superiore a quello di un avvocato generalista: questo è ciò che accade con il franchising plan.

Approfondisci qui: https://www.reting.it/franchising-cose-come-funziona-contratto-ed-elementi-caratteristici/

 

Le 5 macro-aree del tuo pianificatore di attività

Pensaci, è un’intuizione geniale: creare qualcosa che abbia una sua denominazione e riconoscibilità che riguarda il mondo del franchising e contenga elementi che NON si trovano normalmente in un business plan tradizionale.

Il franchising plan comprende solo ed esclusivamente i dati che servono a un imprenditore per comprendere come e quanto investire per franchisizzare la propria attività.

Analizziamolo nel dettaglio. Il franchising plan è diviso in 5 macro-aree:

  1. Progetto: idea, da dove nasce, perché ritieni sia valida e possa funzionare;
  2. Check stop: analisi di pregi e difetti dell’attività;
  3. Formula di affiliazione previsionale: fee d’ingresso, royalties, mark-up;
  4. Conto economico previsionale per l’affiliato e per il franchisor: investimento e guadagno;
  5. ROI PC (Ritorno Investimento Previsionale Complessivo): 
    • Investimento per il restyling;
    • Investimento di tempo e denaro per cominciare il progetto;
    • Costo delle attività del check stop;
    • Preliminare e contratto di affiliazione;
    • Attività specifiche per il marketing B2A che intercetta l’affiliato;
    • Budget per avviare il piano di sviluppo su base triennale.

Attento però!

Dopo aver strutturato il franchising plan non significa che tu sia già un franchisor: da questo punto in poi inizierà il tuo processo di investimento per creare il tuo sistema e diventare franchisor.

Perché scegliere un franchising plan e non un tradizionale business plan?

Il franchising plan ti aiuta a ridurre il rischio imprenditoriale perché calcola preventivamente tutti i costi che dovrai sostenere.

Ti faccio un esempio: una persona che conosco ha investito 30 mila euro di suoi risparmi per aprire un’attività, ma è andata in difficoltà perché non riusciva a concludere il progetto con il capitale che aveva investito. Non ha potuto farsi finanziare da investitori e banca perché non aveva un piano e le conseguenze sono state queste:

  1. Ha perso 30 mila euro;
  2. Ha avuto problemi con il padrone del locale e con le ditte che portavano avanti i lavori. 

Non programmare significa far aumentare il tuo rischio imprenditoriale e rischiare di perdere molti più soldi di quelli che volevi investire.

Non è un lavoro che l’imprenditore fa solo per sé stesso: devi pensare anche a tutte le persone che coinvolgi nel tuo piano per creare il tuo franchising. Ecco perché ti serve un buon franchising plan: per finalizzare tutti i processi alla riuscita del progetto.

Il franchising plan è un’esclusiva di Reting e ti permette, spendendo dai 5 ai 30 mila euro, di organizzare la tua attività in modo che:

  • Abbia un respiro internazionale;
  • Ti permetta di inserire investitori privati;
  • Ti garantisca un metodo per ottenere finanziamenti;
  • Ti aiuti a creare un format importante.

Ti serve un progetto giusto, preciso, che metta su carta la tua idea, chiarisca i costi e i dubbi e ti permetta di studiare il tuo mercato in maniera approfondita.

Noi di Reting cercheremo di farti capire cosa può succedere nel corso degli anni e proveremo a eliminare totalmente gli errori e le perdite economiche per farti investire in tranquillità e con consapevolezza.

Questo è il percorso che ti aspetta e Reting può aiutarti a diventare un franchisor senza approcciare questo mondo in maniera avventata: il nostro obiettivo è sempre ricondurti al buon franchising. Ecco perché, se vuoi entrare anche tu in questo settore e se sei curioso di sapere se il tuo punto vendita abbia già tutte le carte in regola per diventare un punto pilota, ti consiglio di affacciarti subito alla finestra del franchising cliccando qui sotto.

Troverai un questionario che ti aiuterà a comprendere i segreti del franchising e a capire se la tua attività possa essere trasformata in un punto pilota, grazie a una consulenza specializzata.

questionario per diventare un franchisor