Che cos’è il brainstorming?

Che cos’è il brainstorming?

Il brainstorming è una tecnica molto diffusa e utilizzata quando si ricercano idee da poter esprimere in modo efficace e pragmatico. Il brainstorming è molto apprezzato soprattutto nel settore pubblicitario o in altri, come quelli del marketing, progettazione e design di prodotti, gaming o nel settore tecnologico in generale. In definitiva, il brainstorming è una tecnica largamente utilizzata in tutti quei settori nei quali sono fondamentali la creatività e il flusso di pensieri.

Infatti, il brainstorming è uno strumento molto efficace per migliorare la produzione e l’organizzazione della creatività e delle idee e per questo, se ben applicato, può dare risultati molto significativi.

Metodologie di brainstorming definizione

Il brainstorming, che letteralmente significa “tempesta di cervelli”, è una tecnica creativa consistente nella raccolta delle idee di tutti i membri di un team allo scopo di far emergere quelle migliori, utilizzando la creatività di tutte le persone coinvolte, spontaneamente e senza filtri.

Tale tecnica si fonda sul concetto che le idee non nascono dal nulla, ma prendono vita a partire da altre idee e informazioni, che vanno perciò condivise. Dunque la creatività nasce dalla conoscenza, per cui il flusso di informazioni e idee di altre persone sono alla base del processo creativo originato dal brainstorming.

Le tecniche di brainstorming

Il brainstorming è attuabile secondo un’unica metodologia, la quale però può essere declinata a seconda delle varie situazioni in cui viene utilizzato.

Tale metodologia prevede i seguenti momenti:

  • Raccolta veloce delle idee nate spontaneamente: in questo momento i membri del team condividono i loro pensieri senza che vi sia un ordine o una logica alla base, dopodiché ogni proposta viene raccolta senza approfondimenti o censure per poter essere rielaborata in un momento successivo.
  • Rielaborazione delle idee raccolte: in questo passaggio le idee vengono valutate con occhio critico e secondo dei criteri predeterminati.
  • Selezione dell’idea migliore: consiste nel momento finale, nel quale viene scelta l’idea migliore perché ritenuta la più efficace a soddisfare il bisogno o a soddisfare il problema posto nella fase preliminare alla sessione.

Il brainstorming, poiché consiste in una vera e propria disciplina di ricerca collettiva di idee, prevede anche diverse tecniche per la sua applicazione, selezionate in base al settore e alla questione per la quale si svolge il dibattito.

Alcune di queste tecniche, che sono anche le più conosciute e utilizzate, sono: le mappe mentali, il brainstorming inverso, le analisi SWOT, il brainstorming dei cinque perché, il brainstorming del “se”, lo starbusting, il brainwriting, il rolestorming e altre ancora. Ognuna di esse prevede uno specifico codice comportamentale e procedurale, ma diventa davvero efficace se tutti i partecipanti seguono le 4 regole fondamentali del brainstorming.

Le 4 regole per far funzionare al meglio il brainstorming

Ogni tecnica di brainstorming deve essere selezionata perché funzionale ai parametri della composizione del team, dell’ambito di applicazione e della soluzione che si sta ricercando. Tuttavia alla base vi sono delle regole universali per ogni tipologia di brainstorming.

Il brainstorming è una tecnica caratterizzata da semplicità di pianificazione e di esecuzione: chi guida la sessione può contribuire a stimolare la nascita e la condivisione delle idee con dei metodi appropriati, in modo da incrementare i risultati.

La moderazione è fondamentale per ottenere il successo di un brainstorming, per cui ogni moderatore deve essere adeguatamente preparato e deve conoscere tutti i passi principali: organizzazione, avvio e gestione del brainstorming. Particolare attenzione va riservata soprattutto ai seguenti aspetti:

  • il numero dei partecipanti alla sessione;
  • composizione e bilanciamento adeguato del team;
  • adeguato preavviso per la sessione;
  • regole e compiti prestabiliti e chiari per ogni membro della squadra;
  • bilanciamento della componente lavorativa e quella leggera e ludica;
  • analisi dei risultati ottenuti con la sessione.

Inoltre il moderatore deve assicurarsi che siano sempre seguite le 4 regole fondamentali per ottenere delle sessioni di brainstorming pienamente efficaci:

  • La quantità prima della qualità: è preferibile avere un flusso di idee continuamente attivo, al fine di raccogliere una grande quantità di idee, anche se tra queste ve ne sono alcune ritenute deboli. Infatti anche queste ultime possono essere utili a fare emergere per contrasto le idee migliori. Proprio per questo, ogni partecipante al brainstorming darà un contributo fondamentale e degno di considerazione.
  • Nessuna critica o commento: al fine di evitare il disturbo o l’interruzione del flusso di idee, durante il brainstorming è fondamentale attenersi solo all’espressione delle proprie idee, senza soffermarsi sui commenti o sulle discussioni che ne potrebbero derivare.
  • Raccogliere correttamente tutte le idee: le idee devono essere riportate per iscritto, in modo da tenerne traccia. A tale fine può essere consigliabile affidare al moderatore o a un’altra persona del team il compito di redigere un protocollo che fissi tutte le idee nate dalla sessione.
  • Pensare trasversalmente e lasciarsi trascinare: il brainstorming prende vita da un flusso di idee fondamentalmente indipendenti le une dalle altre, ma può capitare che si prenda spunto da un’idea già raccolta per svilupparne una nuova. Questa dinamica fa sì che si costruisca gradualmente un filo conduttore per l’intera sessione, la quale in questo modo può portare più velocemente a buoni risultati.

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