Come creare un format in franchising da zero? Ragiona controtendenza come hanno fatto Marco e Doris!

Benvenuto mio caro imprenditore, 

in questo nuovo articolo voglio raccontarti la storia di Marco Sinceri e Doris Di Bella, che grazie alla loro esperienza sono riusciti a creare un nuovo format in franchising da zero

Dopo anni e anni di lavoro nel settore consulenziale, all’interno di grandi multinazionali, hanno scelto di avviare un progetto del tutto nuovo, andando in controtendenza rispetto al modo di pensare di un qualsiasi altro franchisor. 

Ti starai chiedendo cosa significa! 

Anziché pensare, come fanno tutti, ad un prodotto/servizio da collocare sul mercato per un determinato target, Marco e Doris hanno capovolto la situazione… 

Continua la lettura per approfondire questo meraviglioso caso di successo! 

Com’è nato il progetto “Aroma”, franchising creato da Marco e Doris? 

Marco e Doris raccontano che il loro progetto nasce da un’esigenza molto sentita. 

Come ti ho anticipato, per anni hanno svolto ruoli dirigenziali all’interno di grandi aziende multinazionali facenti parte del settore food, fino a quando hanno deciso di aprire loro stessi una società di consulenza. 

Durante questo periodo però si resero conto della nostalgia che provavano per il mondo del quale avevano fatto parte per gran parte della loro vita: la ristorazione

È da questo momento che hanno pensato a come poter creare un loro particolare format e a come poterlo collocare all’interno del mercato. 

Proprio da questi ragionamenti DERIVA LA GRANDE IDEA: si resero conto che non esisteva ancora nessun servizio dedicato esclusivamente al lavoratore d’ufficio, ovvero ad una persona che necessita di mangiare durante l’orario di pranzo, in breve tempo e in maniera sana. 

È dal desiderio di soddisfare questa esigenza che nasce “Aroma: messaggi dalla natura”, nome che evidenzia proprio il fatto che il prodotto offerto segue il percorso della natura e propone una varietà gastronomica che va in base alla stagionalità. 

Essendo un format dedicato ai lavoratori, il locale, diversamente rispetto a tutti gli altri, è aperto dal lunedì al venerdì, dal mattino presto, fino alle 18:00, per garantire sia la colazione che il pranzo. 

In questo modo inoltre, salvaguardano la qualità di vita sia degli impiegati d’ufficio che quella personale e dei loro dipendenti: sono chiusi durante il weekend e nei giorni di festa. 

Per quanto riguarda le caratteristiche di Aroma, si distingue da tanti altri franchising, perché è tagliato su misura per il loro cliente ideale, l’impiegato. 

Grazie alla loro esperienza sono consapevoli riguardo al fatto che la maggior parte dei bar e ristoranti che puntano all’impiegato, hanno come unico obiettivo quello di farlo mangiare; al contrario loro hanno fatto qualcosa in più e si sono preoccupati di come farlo mangiare, attraverso una cucina sana, equilibrata ma anche gustosa… senza stressare nessun concetto.  

I grandi punti di forza del progetto in franchising “Aroma”. 

Mi sento un po’ presto in causa perché parliamo di una delle massime espressioni del marketing: prima ancora, in fase di progettazione del modello di business, si pensa al target piuttosto che al prodotto

Quello che hanno fatto Marco e Doris è eccezionale: è un caso studio da prendere come esempio perché la loro idea non ha origine da una passione particolare, come lo è ad esempio la cucina!  

L’aspetto magnifico di questo franchising è per l’appunto il concetto dal quale è nato il progetto, ovvero dal voler soddisfare l’esigenza del loro cliente ideale, un lavoratore di ufficio. 

È veramente affascinante che attorno a questa idea sia nato un franchising e ti invito a sviluppare la tua idea, se hai pensato di creare un format da zero, partendo non dal prodotto, e da cosa vuoi vendere, ma da un problema presente nel mercato che vuoi risolvere. 

Un altro aspetto molto importante che caratterizza questo modello di business è che è sostenibile

Perché il format di Aroma è un business sostenibile? 

Innanzitutto perché ha individuato un target che ha delle esigenze molto precise: l’impiegato la mattina verrà a fare colazione più o meno sempre nella stessa fascia oraria e di conseguenza il flusso di persone sarà molto concentrato.  

Il personale deve quindi essere preparato per servire in fretta le persone e allo stesso tempo rendere di qualità il servizio offerto. 

Successivamente, a pranzo, l’impiegato vorrà mangiare qualcosa di sano e di leggero, e chiaramente vorrà consumare un pasto differente di giorno in giorno e ha poco tempo per farlo. 

Doris e Marco hanno creato la loro proposta food proprio su queste specifiche esigenze!

In questo percorso quali sono le sfide più difficili da affrontare? 

Il rischio maggiore deriva dal fatto che l’impiegato è abituato a mangiare con una propensione alla spesa molto bassa, magari pagando con i ticket… quello che ne rimane è veramente poco. 

La sfida più grande è quindi quella di far quadrare i conti. 

Tuttavia, seguendo la stagionalità, la proposta è più economica sia per il franchisor, che per il cliente, oltre ad essere di qualità. 

Ordinare tutti i processi

In secondo luogo, una seconda sfida da affrontare è quella di mettere in ordine tutti i processi affinché il futuro franchisee non soffra nel dover comprendere come comportarsi in situazioni che non sono inserite all’interno di un sistema. 

Per questa ragione Doris è stata un anno e mezzo in cucina: per capire qual’era la formula migliore da proporre al cliente. 

Prendersi il tempo per costruire un sistema solido e testato

Ora i due franchisor hanno la certezza più assoluta che il loro format funziona perché si sono presi tutto il tempo necessario per costruire un sistema solido e testato. 

Abbiamo parlato di qualità e attenzione nei confronti del cliente finale… c’è però un secondo collaboratore del quale tenere conto sul quale bisogna dedicare più attenzione, ovvero il franchisee.  

In che modo questo format risponde ad un’esigenza di un imprenditore che vuole essere sicuro di aprire e non essere lasciato da solo, abbandonato? 

In questo entra in gioco l’abilità da consulente.  

Nel momento in cui Marco e Doris hanno deciso di creare il loro format hanno inoltre implementato al processo, un completo supporto al franchisee, che deve avere molte certezze e pochi dubbi, per tutto il percorso pre-opening e per tutto il post-opening. 

Questo non è scontato: di solito una volta che il franchisee acquisisce il punto vendita, apre la serranda e si ritrova da solo a dover affrontare tutti i problemi e le difficoltà del caso. 

Per questo hanno inserito all’interno del loro pacchetto anche il supporto costante, che fa parte integrante del percorso. 

Questo è un elemento molto importante per far durare questo viaggio nel mondo del franchising a lungo e per far sì che possa essere un viaggio piacevole per tutti quanti (e non solo per il franchisor). 

E per riuscire in questo ci sono alcuni elementi che non possono assolutamente mancare nella tua creazione di un format, ovvero… 

IN PRIMIS LA PIANIFICAZIONE. 

Bisogna avere ben chiaro l’obiettivo, scegliere la location giusta in funzione di quest’ultimo, scegliere il cliente giusto… 

È un insieme di scelte: basta sbagliarne una per inceppare tutto il meccanismo. 

È fondamentale quindi avere ben chiare le idee fin dall’inizio, sapere di che cosa si sta parlando. 

Per una franchisor è fondamentale: 

  • Pianificare bene; 
  • Programmare bene; 
  • Controllare bene. 

A ciclo continuo… (non basta farlo una volta, bisogna farlo sempre!). 

Spesso mi è capitato di vedere una buona idea collocata nel luogo sbagliato e questo è un errore che si paga nel tempo, con risultati che non arrivano e sempre più problemi. 

 

Grazie a questo caso di successo, aggiungiamo un altro tassello al mosaico che va a formare la figura del franchisor ideale. 

Un concetto importantissimo che devi imparare da questo caso di successo è che come franchisor devi diventare un vero e proprio consulente aziendale. 

Questo è l’ingrediente segreto di Doris e Marco che non può che dare una marcia in più al loro progetto affascinante e invidiabile. 

Ed è proprio questa la visione che abbiamo in Reting: vogliamo dare a chi vuole espandersi un aiuto formativo costante.  

Ma quindi cosa significa essere un consulente aziendale?  

Significa essenzialmente essere in grado di organizzare una pianificazione del format, che non consiste soltanto nel creare un bel modello di business, ma che è anche quella capacità di saper adattare il tuo modello di business, al mercato che si evolve e cambia continuamente.  

Il secondo pilastro che si associa alla figura del consulente è il controllo costante, l’attenzione metodica sulle statistiche e sui numeri in base alle scelte che vengono compiute. 

E questo è un elemento del franchising che deve essere presente FIN DA SUBITO, non è un di più che devi aggiungere in seguito, perché il tuo progetto ha bisogno di avere un piano definito, studiato e analizzato costantemente dal giorno 1. 

Ora però, prima di soffermarti e iniziare a realizzare il format del tuo franchising, per espanderti su rete nazionale, voglio consigliarti di compilare il questionario Reting, formato da 20 domande, grazie al quale potrai comprendere se la tua attività può essere trasformata in un franchising, espandersi e creare un business plan con altri imprenditori. 

Affidati a Reting: troverai tutte le informazioni che ti servono per volare sempre più in alto! 

A presto,  

Enrico Tosco. 

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