Come nasce un franchising: dalla sua creazione al guadagno futuro
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Quando un imprenditore decide di espandere la propria attività attraverso la formula del franchising, sa benissimo che sta nascendo qualcosa di grande.
E l’emozione più forte sarà quando a distanza di qualche anno vedrà la sua neonata rete di negozi contare tantissimi punti vendita dopo tanta fatica e sacrificio.
Perchè devi sapere che creare un franchising che abbia successo non è una cosa semplice, anzi richiede tempo e duro lavoro fin dalla nascita dell’idea.
Come creare un franchising
Per creare un franchising abbiamo la necessità di partire da 3 elementi base fin dalla nascita che compongono il cuore pulsante di tutto il progetto:
1- La leva differenziante
Quando vuoi far nascere la tua catena di negozi, devi innanzitutto tener presente della leva differenziante.
La leva differenziante è ciò che ti rende unico sul mercato e che, a livello di marketing, ti permette di essere percepito come un punto di riferimento per la determinata categoria merceologica.
Ad esempio cito con piacere un nostro cliente, Legge 3, che è riuscito a diventare leader di mercato per quanto riguarda il recupero dal sovraindebitamento, appunto la famosa legge 3 del 2012.
Ora, proprio per rafforzare la sua posizione di leader, stiamo creando una rete in franchising di uffici che si occuperanno di sovraindebitamento.
2- La redditività
Un’altro fattore indispensabile da tener conto in fase di nascita del franchising è la redditività.
La redditività della tua azienda è fondamentale per poter far nascere un franchising che non risenta di alcun problema.
Il denaro sarà necessario per investire nei primi 2 anni di sviluppo dove essenzialmente è sbagliato pensare di poter avere immediatamente un rientro sull’investimento.
Per fare quindi un investimento a lungo periodo dovrai usare soldi che non ti servono per vivere. Non devi toglierti cibo dalla tavola per fare franchising!
3- Il desiderio dell’imprenditore
Come ogni cosa che nasce, anche un franchising parte dai desideri.
Il desiderio dell’imprenditore che vuole sviluppare un franchising deve essere quello di diventare la persona che si occuperà di formazione, gestione e consulenza della propria rete.
Mi è capitato di incontrare diversi imprenditori che per quanto riguarda redditività e leva differenziante erano al top, ma che su quest’ultimo punto hanno preferito fermarsi. Questo perché per molte persone è più facile fare il lavoro, piuttosto che insegnare come si fa e far ottenere anche ad altri gli stessi risultati.
E questo sicuramente è il limite più grande che potrebbe bloccare la creazione di una rete in franchising!
Devi sapere però che, anche se oggi per te è difficile far ottenere dei risultati agli altri, e preferisci fare in prima persona piuttosto che spiegare, è indispensabile avere il desiderio e la voglia di cambiare il proprio ruolo da imprenditore a franchisor.
Quindi cambiando dalla persona che fa impresa, alla persona che insegna agli altri a fare impresa.
E questo significa diventare un franchisor!
Diventare franchisor
Il franchisor è l’imprenditore alla guida di una rete in franchising, che deve imparare a svolgere due mansioni importanti:
1- La standardizzazione dei processi
Prima che il tuo franchising nasca devi far tuo il seguente concetto.
La caratteristica principale di un franchisor risiede nella capacità di far ottenere agli altri un ottimo risultato attraverso il suo know-how.
Per far sì che questo sia possibile, però, deve necessariamente rendere ogni attività nascente standard e semplice per tutti i suoi affiliati, in modo tale che sia facilmente insegnabile e replicabile. Inoltre, se ogni compito in azienda ha una procedura standard di operativizzazione si ottengono due vantaggi sull’intera rete in franchising:
1- Individuare in modo rapido gli errori commessi dai propri franchisee, in quanto non si può uscire da quelle che sono le linee guide per svolgere un’attività.
2- Riuscire a confrontare i diversi punti vendita e le loro produttività partendo da un punto di partenza sicuro, ossia che svolgono esattamente le stesse procedure.
2- L’affiancamento
Gli affiliati sono come dei bambini appena nati per il franchisor, e può succedere che la formazione non basta per alcuni di loro, i quali necessitano anche delle giornate di affiancamento diretto nel loro punto vendita appena aperto.
Ed è proprio qui che un bravo franchisor riesce a trasferire informazioni con un alto contenuto di valore ai propri franchisee.
L’affiancamento per un affiliato, infatti, è una sorta di consulenza aziendale personalizzata. Per fare il franchisor devi quindi imparare a fare il consulente!
Nel tuo caso non dovrebbe poi essere così difficile dato il fatto che tutto il progetto l’hai costruito tu dalla A alla Z. La differenza sarà nella capacità di far arrivare il tuo know-how completamente all’affiliato, ed in questo ci potrebbe essere molto da lavorare.
A questo punto dopo aver capito quali sono gli elementi giusti, e quale deve essere il cambio di mentalità da fare, siamo pronti per fare un business plan per il franchising.
Business plan franchising
Ogni progetto nascente parte da un business plan, e quello per il franchising è sicuramente molto importante per tutto lo sviluppo seguente. Noi di Reting lo chiamiamo Franchising Plan e rappresenta le fondamenta del progetto di espansione.
È un documento che comprende vari aspetti determinanti all’interno di una rete di punti vendita, ed oggi ne analizziamo 3:
1- Analisi di mercato verticale sul target
Per far si che non nascano problemi durante la ricerca franchisee, bisogna studiare nel dettaglio chi sarà il potenziale affiliato.
Con un analisi di mercato verticale sul target franchisee, potrai creare un’offerta su misura per lui in grado di acquisire un vantaggio competitivo sulle altre proposte di affiliazione presenti sul mercato.
Inoltre in situazione di vendita, sapere già che tipo di franchisee abbiamo davanti, quali sono le sue necessità, paure e qualità di vita ci permette di giocare con una mossa di anticipo.
Questa analisi di mercato servirà quindi a conoscere nel modo più approfondito possibile il potenziale affiliato, ma anche tutte le altre proposte di affiliazioni presenti sul mercato che potrebbero interessargli, a livello di prezzi, servizi offerti e prospettive di business.
2- Le aree di espansione
La scelta del punto vendita per un affiliato significa che sta concretamente nascendo il suo sogno, e non è più solo nella sua mente.
Quando un affiliato deve scegliere il proprio punto vendita, non deve considerare solo la metratura, ma anche la zona!
Questo perché potrebbe avere un locale bellissimo, ma se intorno non ci sono attività commerciali che attirano una clientela simile alla sua, potrà avere difficoltà ad ottenere successo.
Pensaci bene, secondo te McDonald’s e Burger King, le due più grandi reti in franchising di fast food, sono così ingenue da aprire punti vendita vicini, oppure c’è un motivo?
Il motivo è che i loro studi di geomarketing, e parliamo di multinazionali leader del mercato, hanno evidenziato che in quella determinata zona c’è un afflusso maggiore del loro target di cliente.
Per questo motivo preferiscono aprire vicini e farsi la lotta in un punto dove c’è molto pubblico, piuttosto che aprire isolati e non essere mai considerati.
3- Il budget
Se mi chiedi concretamente come nasce un franchising ti rispondo: “con il denaro!”
Il denaro utile non soltanto per realizzare manuali, contratti, marketing, formazione, ecc ma anche per tutto ciò che riguarda il mantenimento di una rete, ovvero affiancamenti, pubblicità online e offline, team di supporto, ecc.
Bisogna capire quindi fin da subito quanto deve essere il budget da stanziare per lo sviluppo della tua rete; solitamente proporzionale alla grandezza del Brand.
Infatti, se il tuo Brand è snello e facile da sviluppare in franchising e soprattutto da vendere agli affiliati, l’investimento sarà ridotto; al contrario se parliamo di un Brand grande o in un settore particolarmente complicato.
Generalmente diciamo sempre che per creare un franchising bisogna mettere a budget più o meno quanto si spenderebbe per aprire un nuovo punto vendita diretto.
È chiaro che quel denaro che si investirebbe per aprire solo un punto vendita, se messo nel salvadanaio del franchising, automaticamente dà la possibilità di aprire un numero infinito di punti vendita.
Poi è ovvio che la bravura di aprirne tanti sta anche nella capacità di venderli da parte della società di consulenza franchising a cui ti affidi.
Come vendere un franchising
La vendita di un franchising è un processo complesso perché il prodotto che stiamo vendendo è un modello di business ed una reale opportunità di guadagno per il franchisee fin dalla sua nascita.
Stiamo vendendo a tutti gli effetti dei soldi.
Quindi per vendere un franchising bisogna vendere dei soldi, ovvero dei futuri guadagni assicurati.
Dovranno quindi essere spiegati bene questi futuri guadagni e argomentare il più possibile come può un nuovo affiliato ottenerli. Potranno essere molto utili dei numeri a sostegno di questa tesi e anche dei sopralluoghi nel punto pilota per vedere realmente con occhio la grandezza di ciò che gli stiamo offrendo.
Inoltre, la vendita di un franchising è strettamente collegata al marketing, perché è grazie ad un sistema automatizzato online che arrivano i contatti interessati a diventare franchisee.
Marketing franchising
Le strategie di marketing utilizzate alla nascita di un franchising sono leggermente diverse dalle solite strategie di marketing. Il nostro scopo non è che i clienti acquistino l’affiliazione che sponsorizziamo, ma che siano persone competenti con il grande sogno di aprire e che abbiamo realmente capito l’opportunità di business.
Non è quindi indispensabile la presenza online per vendere una proposta di franchising , ma è importante la conoscenza delle persone del business!
Per questo motivo, se non vogliamo passare le ore al telefono a provare a vendere affiliazioni che poi non si concretizzano mai in contratti, le persone interessate devono essere istruite online su quella che è la proposta di affiliazione, la devono conoscere in ogni sua sfaccettatura.
Questo ci permetterà di scremare il numero di contatti, in modo tale che restino solo quelli che davvero sono interessati ad aprire un’affiliazione e a cui non serve spiegare nient’altro.
Quello che fa Reting, infatti, è creare un portale online per trasferire tutta la conoscenza necessaria ed informare le persone tramite e-mail mirate su quelli che sono le loro domande, dubbi e interessamenti che noi già conosciamo grazie allo studio fatto nel franchising plan.
Una volta che hai imparato a vendere un franchising ed hai fatto tanto marketing per proporlo, a questo punto il passaggio importante è gestire la rete franchising.
Gestire un franchising
Gestire un franchising vuol dire innanzitutto essere un partner per il franchisee e prendersi la responsabilità, in quanto franchisor, di fargli ottenere determinati obiettivi, un pò come un padre quando gli nasce un figlio.
L’ottenimento passa attraverso la responsabilità, ma anche la misurazione costante di KPI, numeri e performances. In base a queste performances verranno create o applicate determinate strategie.
Quindi, se le cose vanno molto bene devi essere bravo a consolidarle, mentre se le cose vanno verso il basso, dovrai andare ad identificare le macro problematiche ed intervenire di conseguenza per salvare l’integrità della tua rete in franchising.
Esattamente come fanno i bravi consulenti aziendali.
Gestire una rete in franchising è essenzialmente fare il consulente aziendale per tutte attività uguali alla tua, che conosci quindi alla perfezione tra l’altro ma esiste una guida franchising che ti permetterebbe di farlo in modo standardizzato.
Un altro passaggio importante è quella di inserire costantemente momenti di formazione, studio, unione fra i franchisee, condivisione tramite piattaforme online o riunioni dal vivo per trasmettere costantemente aggiornamenti e idee sul proprio know how franchising.
Se finora ti sei un pò impaurito sul grande lavoro che c’è da fare prima di far nascere un franchising e diventare un bravo franchisor, ora arriva un argomento interessante che ti farà illuminare gli occhi.
Creare un franchising quanto si guadagna
Il guadagno di un franchising arriva fin dal momento della sua nascita, ed ha una caratteristica importantissima: è esponenziale!
Immagina di avere una pizzeria, il tuo fatturato è limitato perché più di riempire tutti i coperti tutti i giorni non puoi fare.
Facciamo quindi un calcolo: se hai 100 coperti e il tuo scontrino medio sono 10€, con un servizio pranzo e cena guadagnerai 2000€ al giorno.
In più, per fare questi numeri, devi essere veramente bravo perchè dovrai fare tanto marketing ed impegnarti molto per riempire il locale tutti i giorni.
Ma anche nel migliore dei casi, oltre i 2000€ al giorno non potrai andare.
Allora cosa puoi fare se vuoi guadagnare di più?
Potresti aprire un’altra attività, che significa non soltanto investimenti ma anche defocalizzazione da quella che è la tua pizzeria. E riuscirai a fare gli stessi incassi se ti occuperai anche dell’apertura di un nuovo punto vendita?
Non poter essere più dentro una sola attività, ma stare a metà tra una e l’altra, ti complicherà sicuramente il lavoro.
Ed ecco quindi che è tutto un pò incerto.
Col franchising però posso dirti che non solo sei in un sistema di espansione sicuro, ma soprattutto non hai alcun limite di guadagno.
Ma la cosa più bella è che il guadagno più grande che otterrai non sarà in denaro, ma in qualità della vita!
Non dovrai più correre dietro l’operatività del tuo punto vendita o dei tuoi punti vendita, perchè il tuo ordinario diventerà ciò che finora è stato il tuo straordinario.
Mi spiego meglio:
Se programmare aperture, studiare performances dei punti vendita, organizzare riunioni, gestire il personale, facevano parte di un lavoro straordinario alla tua operatività, ora diventeranno la tua normalità.
E questo è quanto riguarda il guadagno in termini di qualità della vita.
Ma vogliamo parlare del guadagno in denaro?
Sviluppare un’attività in franchising ti permette di avere entrate differenti perchè il tuo cliente non sarà più solo chi vuole venire in pizzeria, ma anche chi vuole aprire una tua pizzeria.
E quindi guadagnerai dalla vendita del format in termini di fee d’ingresso, una cifra che varia da 5-6mila euro fino ad arrivare anche a 50-60 se non di più. La variazione dipende dalla modalità di business ma la cosa certa è che qualunque sia la cifra, la fee d’ingresso rappresenta un’entrata diretta! Tolti quindi le poche spese da sostenere per aiutare l’affiliato in fase di start up, il resto è tutto guadagnato!
Ma questo guadagno non si conclude solo con la vendita della singola affiliazione, ma continua nel tempo, finché il punto vendita è aperto!
Ogni mese infatti riceverai una royalty che puoi già calcolarti da solo per farti un’idea.
Solitamente siamo intorno al 2-5 % del fatturato mensile.
È vero, all’inizio sembrano pochi, ma immagina a ricevere questa entrata da 50 punti vendita contemporaneamente ogni mese. E 50 punti vendita mi sono tenuto basso eh.
Se in più consideri anche tutta la fornitura di prodotti, materie prime o di semilavorati che puoi dare al franchisee, siamo di fronte ad una somma di guadagno importante.
E tutto questo senza dover curare la quotidianità dell’operatività e la normale amministrazione.
Se quindi pensi di avere le caratteristiche viste all’inizio dell’articolo e ti piacerebbe far nascere anche tu un franchising, clicca qui sotto e compila il nostro questionario per ricevere una consulenza gratuita da un nostro esperto Reting.