Cosa significa realmente FARE franchising?
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Ben ritrovato!
Oggi voglio parlarti di COSA voglia realmente dire FARE franchising.
L’Italia sembra quasi un’enorme start-up, se la guardi dal punto di vista del franchising: NON ha ancora ben chiare le potenzialità di questo strumento, ma sente nel profondo che potrebbe funzionare molto bene.
Franchising: lo scenario attuale in Italia
Siamo ai primi passi, è in questo periodo che stiamo vivendo l’avvento di una NUOVA dimensione dell’economia, del lavoro:
un lavoro che farà del bene e che, se sfruttato al meglio, potrà portarci gli stessi risultati che da tempo porta in USA.
Lo scenario italiano, OGGI, è molto chiaro: i numeri parlano di centinaia di migliaia di partite IVA aperte e poi schiacciate in una morsa tra GDO (grande distribuzione), e-commerce (che sta crescendo in maniera esponenziale) e aziende e retailer che si muovono seguendo quest’onda che è il franchising.
Tutte e quattro queste categorie stanno raccogliendo risultati davvero enormi! Perché?
Perché ciascuna di queste realtà è pronta e sa fare marketing, conosce le economie di scala, sa sfruttare il web in modo eccellente, usa i social e ha capito che oggi le persone non vogliono più solo acquistare prodotti e servizi, ma hanno la necessità assoluta di vivere delle emozioni nuove, di cercare delle risposte, di soddisfare precise esigenze.
Se giochi da solo rischi di rimanere schiacciato, col franchising vinci!
Ora è chiaro che, per quanto il singolo operatore o imprenditore possa sforzarsi di avere un’idea geniale, c’è il rischio che abbia poco successo: questo accade perché non è ancora abbastanza diffusa la cultura del gioco di squadra. L’imprenditore, da solo, non riesce ad aumentare la propria forza di impatto sul mercato, che dovrebbe aggredire (e invece magari, arriva appena a sfiorare con una carezza): ecco perché rischia di rimanere schiacciato.
Tu non vuoi essere un imprenditore piccolo e incastrato tra i quattro giganti, vero? Non puoi permettere a te stesso e alla tua attività, in cui hai investito tempo, soldi, fatica e quindi la tua VITA, di rimanere ai margini. NON PUOI.
E allora ecco la soluzione: il franchising è lo sbocco ideale per te che hai un’attività di successo. Ti permette di penetrare il mercato in modo più semplice, ma soprattutto più veloce.
Ti faccio un esempio: se io ho individuato nel settore del food un format, una modalità innovativa per portare il cibo sulla tavola dei miei clienti e mi rendo conto che i risultati sono importanti nella mia zona, posso decidere di fare il passo successivo.
Faccio un piccolo inciso, prima di proseguire, perché ci tengo a farti sapere che il settore food è uno dei settori che, in questi anni, sta avendo una crescita esponenziale florida e veloce. Quindi, se hai un’attività in questo settore, il tuo momento è adesso!
Ora ti starai chiedendo:
“Qual è il passo successivo che posso fare se il mio format sta avendo successo?”.
Ecco a te la risposta: devi dedicarti ad analizzare i risultati e i numeri che la tua attività gentilmente ti dona. Una volta ottenuti tali dati dovrai chiederti: “Con questi presupposti, il mio prodotto è pronto per sfondare in un mercato più ampio? Posso espandere il mio format in Italia?”
Se la risposta è sì, bene… hai a disposizione 2/3 alternative:
- Non fare nulla;
- Aprire dei punti diretti;
- Fare franchising.
Voglio spiegarti nel dettaglio le conseguenze che derivano da ciascuna scelta, in modo da poterti dare un quadro generale della situazione, completo ed efficace: solo in questo modo potrai scegliere in modo consapevole cosa ritieni più adatto a te.
Opzione 1: NON fare nulla
Puoi scegliere di restare lì, fermo, perché non hai la forza economica necessaria per poter aprire in altre zone.
Restando fermi, è possibile che arriverà qualche altro imprenditore che vedrà la tua idea e, avendo una maggiore capacità economica, te la copierà (forse meglio, forse peggio) e la porterà al posto tuo in giro per l’Italia.
Opzione 2: i punti diretti
La seconda possibilità che hai è aprire altri punti vendita gestiti da te: hai la forza economica per farlo e lo fai, però rischi che la tua attività si trasformi in un’industria.
Dovrai avere a che fare con centinaia di dipendenti sparsi ovunque e troverai scenari totalmente diversi rispetto a quelli che eri abituato a vivere ogni giorno: cambierà anche l’asset dell’azienda e finirai inevitabilmente per snaturare il tuo progetto iniziale.
Opzione 3: il franchising
Questa è l’ultima opzione, ma non per importanza, anzi: potrebbe essere per te una vera svolta. Il franchising è la CHIAVE vincente, quella che apre la serratura e ti fa entrare nel corridoio del successo.
Il franchising dà all’imprenditore, dà a TE, l’opportunità di insegnare ad altri imprenditori quello che hai imparato, il frutto del tuo lavoro. Puoi trasferire le tue conoscenze, la tua esperienza e i tuoi errori, oltre alle soluzioni che hai trovato per affrontarli.
È il TUO investimento, ma anche l’investimento di quella persona che crede in te, nel tuo progetto e a cui tu dovrai trasferire il tuo know-how, le tue competenze, ma anche le tue paure iniziali, quelle che ti hanno dato la spinta al volo!
Il sapere e le esperienze che hai già possono incrociarsi con quelle dell’altro e far crescere entrambi. Con il franchising puoi trasferire ad altri te stesso e la tua idea e non serve che tu lo faccia solo con una persona:
è un progetto che si espande a macchia d’olio, che si diffonde e libera tutto il potenziale della tua attività.
L’aspetto migliore del franchising? È che non dovrai trasformare la tua attività in un’industria fredda e concentrata solo sulla produzione: potrai continuare a produrre emozioni, sempre a modo tuo.
Ogni imprenditore interessato alla tua idea di business si farà carico dei costi di gestione, degli stipendi dei dipendenti e potranno nascere tante microaziende, tutte sotto lo stesso tetto.
Il marketing: la risorsa essenziale per il tuo franchising
L’ultima opzione può diventare reale, ma solo se usi una campagna di marketing efficace, efficiente e ti doti degli strumenti giusti per iniziare a lavorare. Se hai una buona campagna di marketing e delle buone basi tutto il successo verrà da te in maniera molto più veloce rispetto a quanto impiegherebbe a trovare la strada da solo.
Devi ricordare questo: il franchising è il futuro per la tua attività, è la chiave che ti apre la porta del successo.
Rendi il tuo business scalabile, riproducibile e porta il tuo brand, il tuo marchio, ad acquisire maggiore valore, a svilupparsi su un territorio sempre più ampio, a migliorare, perfezionare e diventare sempre più redditizio.
Se decidi di fare una campagna di marketing devi prestare molta attenzione ad alcuni fattori: devi creare un team e, per farlo, hai bisogno di soldi. Ti svelo un segreto, che poi così segreto non è: nel marketing i soldi NON bastano mai.
Torniamo al settore food: hai una gelateria e vuoi ampliare il tuo raggio d’azione, magari ne hai aperte già un paio in città, ma vuoi specializzarti ed espanderti ancora.
Per creare una buona campagna marketing, che favorisca questa tua espansione, devi per prima cosa costituire un team: paghi un social media manager, un addetto all’advertising, un blogger, un video-maker, un direttore che si occupi di coordinare tutte queste figure, per poi chiamare un copywriter e poi un grafico…
Cosa sta succedendo? Stai, in pratica, creando un’azienda dentro la tua azienda: questa “mini azienda” è utilissima, si occupa di tutte le sfaccettature del marketing.
Ma quanto ti costa tutto questo? Molto.
Se dovessi quantificare in euro la portata e il costo di un team che gestisce il marketing nella tua azienda, scopriresti ben presto che ti servono almeno 3/5 mila euro per la retribuzione del personale addetto al marketing, ma… devi aggiungere ancora i costi di Google, Facebook e delle varie sponsorizzazioni che rendono il tuo marketing visibile alle persone!
“Cavolo, ma io non ce li ho tutti questi soldi… forse posso fare da me.”
Questa è l’idea PEGGIORE che possa venirti in mente. Te lo dico qui, adesso, e deve fissarsi bene nella tua mente.
Il fai da te non ti aiuta e non crea i presupposti per fare franchising in modo serio, competitivo e redditizio. Scoprirai molto presto “come, perché e quando” la tua attività potrà essere ritenuta un buon punto pilota per far partire il tuo franchising, ma penso che tu già abbia compreso quale requisito è fondamentale che la tua attività NON abbia.
Ma tornando alla domanda principale di questo articolo: cosa vuol dire fare franchising?
Franchising vuol dire: grande economia di scala.
Anche nell’ottica del marketing è importante ragionare seguendo questo concetto: solo così riuscirai a giustificare un investimento così grande e una squadra composta da 5/6 elementi. Questo è possibile solo se riuscirai a creare una rete con un minimo di 10/20 punti vendita, che pian piano aumenteranno a 30, 50 e così via.
C’è un’altra variabile importante da tener presente: quando ti affacci a una realtà come quella del franchising, prima di vedere che strumenti usare per il tuo marketing, devi fare molta attenzione e creare una checklist di obiettivi raggiunti e/o da raggiungere: questo ti aiuterà a capire se la tua attività è pronta a trasformarsi in un franchising o ancora no.
Prima di farti capire quali sono i punti essenziali della lista, mi preme insistere su un altro concetto…
Perché il franchising può vincere e perché può perdere?
Il franchising VINCE quando c’è un imprenditore che si affaccia a questa realtà con l’obiettivo di creare una rete SOLIDA: questo è un aspetto molto importante! Spesso, però, capita che non sia questo l’obiettivo di un potenziale franchisor.
La mia esperienza mi ha aiutato molto a collezionare diverse tipologie di imprenditori, ma in questo caso specifico a te interessa sapere che ce ne sono due, molto ben definite: il primo, che crede nella creazione di una rete solida e nella collaborazione; il secondo, che ha un obiettivo decisamente più materiale, veniale, che consiste nell’ottenere i maggiori introiti in denaro possibili.
L’imprenditore che vuole creare una rete solida ha le idee molto chiare: vuole far crescere il suo brand, portarlo a espandersi e a migliorare ed è per questo che è sempre alla ricerca di nuovi spunti di crescita e accoglie con entusiasmo innovazioni e ricalibrazioni del percorso.
L’imprenditore materiale sa bene cosa vuole: incassare di più.
Questo tipo di imprenditore vede nel franchising la gallina dalle uova d’oro, l’opportunità di vendere il proprio format e incassare dei soldi in più, che altrimenti dovrebbe sudare troppo per guadagnare.
In questo modo i soldi gli sembrano più facili: vende il suo know-how, vende il marchio a un altro, a due o a dieci imprenditori e lascia che questi lo sviluppino e si assumano le responsabilità imprenditoriali della scelta che hanno fatto.
Il pensiero di incassare di più sfiora tutti: lo so bene io, ma lo sai bene anche tu. Pochi però, sono gli imprenditori che realmente palesano questo pensiero.
Riassumendo il concetto in poche parole, l’idea è questa:
“Ho la mia attività, funziona bene… posso ricavarne un’opportunità? Sì! Quindi che faccio? Faccio cassa, provo a guadagnare più soldi”.
Ma vediamo cosa succede se banalizziamo in questo modo il concetto di franchising.
Come muore un franchising…
Le azioni successive al “faccio cassa” sono più o meno queste: vendi il tuo marchio, vendi il tuo format e se su Roma funziona, ma su Milano la situazione si fa critica… a questo punto te ne lavi le mani pensando: “Ogni franchisee è responsabile del successo o fallimento dell’attività, quindi, che se la sbrighi e risolva da solo!”.
Ecco: così muore il tuo franchising.
Questo probabilmente è anche il motivo per cui in Italia il franchising è diffuso solo al 5% rispetto al 30% americano: in questo paese manca la mentalità giusta, non c’è la mentalità del buon business.
Se gli accordi lavorativi non sono legati alla logica per cui vincono sia il franchisor sia il franchisee e non si riesce a fare business insieme, tutto è destinato ad affondare completamente.
Non funziona così: non cedi il tuo know-how e poi lasci che l’imprenditore si assuma ogni responsabilità di portare avanti e far andare bene l’attività.
Devi considerare il tuo franchisee come un tuo socio: lo segui nel percorso di formazione, lo affianchi durante l’apertura del punto vendita, lo accompagni a credere in te e nel tuo progetto.
Solo in questo modo potrai creare una rete di partner solida, funzionale e fruttuosa.
Se vuoi fare franchising solo per fare cassa, per guadagnare di più, è probabile che tu abbia un problema di marginalità, di business plan.
Fare franchising è come una relazione amorosa: prima comprendo l’altra persona e poi mi innamoro di lei.
Funziona così anche con i numeri che regolano le leggi del franchising, ma… questi numeri li scopriremo in seguito.
Per ora, fissa nella tua mente questa frase: per me fare franchising significa pensare a una rete solida, a un gruppo, e chi è all’interno di questo gruppo VINCE e deve farlo a tutti i costi.
Se c’è un problema tocca a te andare di persona o mandare una tua squadra per risolverlo e riportare il tuo affiliato al successo.
Devi pensare ai tuoi affiliati come se fossero la TUA diretta attività, non quella di qualcun’altro.
Il franchising è una cosa SERIA: per essere vincente deve essere strutturato in maniera altamente performante. In Italia, invece, buona parte degli imprenditori gioca a fare il furbo e agisce in questo modo: prende da internet un contratto qualsiasi di un’altra azienda, lo modifica e lo fa firmare all’affiliato.
Il manuale operativo… “Un attimo, cos’è il manuale operativo? Ah, giusto! È quello strumento che raccoglie tutto il know-how, quello strumento per partire con un’attività evitandone gli errori… ma sì, non serve, quando chiudiamo tutte le pratiche ci penso!”
Ecco, colui che bistratta così il manuale operativo preferisce procedere in ogni caso: “Chiedo a mio cugino di gestire l’aspetto web e internet, posiziono l’azienda su più portali, alla fine ci guardo e… se è andata bene posso procedere”.
Sai che così NON si va da nessuna parte?
È il modo di fare più deleterio che tu possa scegliere di adottare per la tua attività.
Devi basarti su dati reali, concreti: se questi dimostrano che hai un’attività di successo e le analisi di mercato dicono che puoi ampliare e soddisfare le richieste di zone diverse dalla tua, solo a questo punto puoi iniziare a pensare di procedere!
L’unica domanda che devi porre a te stesso adesso è: credi realmente nella tua azienda?
Perché se ci credi e hai la disponibilità economica per farlo inizia a costruire! Crea la tua rete forte e coesa e portala al successo!
Non pensare di poter fare dei figli e abbandonarli a sé stessi: non puoi permetterti di non sapere cosa gli accadrà, senza stargli accanto, senza contribuire alla loro crescita.
Ti senti pronto?
Se vuoi conoscere di più continua a seguirmi e… se sei curioso di sapere se la tua attività ha già tutte le carte in regola per diventare un punto pilota e avviare la trasformazione in franchising clicca sul link qui sotto:
http://reting.franchisingmodel.it/main/questionario_nuovo.php
Troverai un questionario che ti aiuterà a comprendere i segreti del franchising e a capire se la tua attività possa essere trasformata in un punto pilota, grazie a una consulenza specializzata.
Affidati a Reting, troverai tutte le informazioni che ti servono per entrare in possesso della chiave che apre la porta per percorrere la strada verso il successo!
A presto!
Enrico Tosco.