Crea la tua brand identity e dai una personalità, piena di valori, alla tua attività in franchising

Benvenuto mio caro imprenditore,

oggi ti voglio parlare di un argomento che fa parte della mia area di conoscenza: il marketing.

Tuttavia, le mie competenze non sono sufficienti a spiegare al meglio l’importanza del concetto che approfondiremo, e per tale ragione ho ricercato colleghi e partner più bravi di me in questo.

Il tema di oggi è la BRAND IDENTITY: oggi infatti non basta più solo avere un bel nome da dare al tuo marchio… devi dare una vera e propria identità a ciò che vuoi vendere!

So che tematiche di questo tipo sono difficili da comprendere e non tutti conoscono la terminologia utilizzata e il loro significato nel particolare.

Ed è proprio questo il motivo per il quale, grazie all’aiuto di Davide, che ti presenterò tra poco, ci siamo impegnati a trasportare in un linguaggio più semplice queste parole e a spiegarle più nel concreto, affinché fossero comprensibili da chiunque, mantenendo, allo stesso tempo, la professionalità di chi è esperto del settore.

La difficoltà oggi infatti, sta proprio nel comprendere chi si ha di fronte e ad assumere il giusto linguaggio e comportamento.

Molti sintetizzano la brand identity nella preparazione del logo e della brochure, per poi buttarsi sul mercato… questo però non basta!

E in questo nuovo articolo voglio che tu comprenda qualche concetto in più rispetto alla semplice comunicazione basilare del marketing.

Iniziamo subito.

Davide Pierno: cosa fa un direttore creativo?

La persona che voglio presentarti in questo articolo è Davide Pierno, che di mestiere fa il direttore creativo ed ha la grande capacità di saper spiegare in maniera chiara come creare un’identità per il successo di un futuro franchising.

Questa figura è molto conosciuta da chi lavora nel settore delle agenzie di comunicazione perché è il coordinatore degli addetti del team alla pubblicità e al marketing.

È colui che riesce a comprendere la vision del brand e a coordinare il team di lavoro affinché tutto l’operato rispecchi i valori dell’imprenditore e affinché questi ultimi siano compresi anche dal pubblico, ovvero dal target (inteso sia come consumatore finale, sia dai partner B2B).

Per sintetizzare… è il SUPERVISOR DELLA COMUNICAZIONE.

Nello specifico lavora da 3 anni esclusivamente con marchi o star-up in franchising.

Ha quindi compreso il know-how di questo settore e ha creato una sua agenzia di comunicazione, specializzata nella creazione di brand in franchising, il cui nome è “Alkemya Communication” ed è composta da un team di professionisti del settore che operano per essere d’aiuto ai franchisor e franchisee.

Un aspetto fortemente legato a questa figura professionale è sicuramente quello della cultura d’impresa.

Questi sono dei concetti sui quali ancora oggi sto lavorando attraverso incontri con imprenditori che concretamente hanno cambiato la loro vita e la modalità di gestire la loro azienda…

Ma perché molti professionisti nella gestione della loro azienda non si dedicano a questa attività imprenditoriale?

Perché è così complesso approcciarsi a queste tematiche più specifiche se sono così importanti?

Il principale limite degli italiani è la difficoltà di approccio ai temi che riguardano il marketing, perché sono dei settori ai quali ha accesso solo un determinato tipo di imprenditore: quello che riesce a fare cultura sul fare impresa attraverso una terminologia inglese, poco chiara.

Molto spesso infatti si parla di brand positioning, brand awareness, brand identity

Un consiglio che posso dare ai futuri franchisor che hanno un’attività di successo e che vogliono creare un brand, è di ragionare nella seguente ottica:

“Non sono più un commerciante, ma un IMPRENDITORE che deve creare un marchio affinché questo venga riconosciuto e che duri nel tempo.”

E non è così semplice se si considerano tutte le sfaccettature che riguardano la comunicazione!

Bisogna quindi iniziare a formarsi e a capire i concetti alla base di questa terminologia inglese che sembra incomprensibile.

Approfondiamo ora insieme questi sistemi che dovranno far parte della gestione interna alla tua azienda, se vuoi che quest’ultima abbia successo!

Cosa vuol dire creare una brand identity?

CREARE UNA BRAND IDENTITY SIGNIFICA CREARE UN’IDENTITÀ DI UN BRAND, DOVE IL BRAND È INTESO COME IDEA DELL’AZIENDA.

L’identità del brand è l’idea finale alla quale aspiri, al cambiamento che vuoi apportare nel mondo, al codice etico che rende solida la tua attività.

Devi sapere infatti che ci sono dei pilastri comuni per tutti e sono i seguenti:

  • Fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te;
  • Affrontare le decisioni scegliendo la strada dell’abilità e non quella del rimando continuo;
  • Rispettare gli accordi.

Al di fuori di questi tre principi universali ognuno ha i propri valori e questi sono SEMPRE differenti.

Per tale ragione è fondamentale far emergere la tua idea!

E grazie alla creazione della tua brand identity devi fare in modo di accorciare il più possibile il tempo necessario, per una qualsiasi persona, di comprendere i valori della tua azienda.

Tutto questo vuole trasmettere un concetto elementare:

IL BRAND NON È UN MARCHIO… NON È UN ETICHETTA CHE INCOLLI AL TUO PRODOTTO, MA È UN SISTEMA DI VALORI.

Di conseguenza, per fare brand identity, sarà necessario:

  1. Studiare il mercato e comprendere di quale fetta di quest’ultimo vuoi far parte;
  2. Comprendere l’identità dei competitor che operano nel tuo stesso settore;
  3. Creare una leva differenziante nella tua identità.

Tuttavia ricorda BENE che per identità non si intende solo l’aspetto visivo o grafico, ma un sistema di valori, un insieme di dettagli, che riguardano la definizione di una visione.

Considera la creazione della tua brand identity come la creazione di una personalità per la tua attività.

La brand identity NON è più l’insegna del negozio, alla quale la maggior parte dei consumatori non fanno neanche più caso, è piuttosto “QUELL’INSEGNA” che diventa rappresentativa di chi è, cosa fa, quale prodotto incarna, quale servizio offre la tua azienda… non è un lavoro da prendere sottogamba!

Anzi: tutte le operazioni legate alla creazione del brand sono prioritarie.

Questo tema è molto importante anche perché la brand identity impatta direttamente nella gestione delle risorse umane…

Cosa significa questo collegamento?

L’identità dell’azienda è determinata dalla gestione delle tue risorse umane… perché?

Il tema è molto delicato.

Senza volerlo, nel tempo, tutti ci rendiamo conto che le persone che lavorano all’interno della nostra attività, rappresentano di per sé il brand.

Ti faccio un esempio inverso per farti capire meglio…

Ti sarà di certo capitato di essere entrato all’interno di una banca come loro cliente, nella quale hai avuto a che fare con delle risorse umane con le quali hai instaurato un rapporto di fiducia.

E per tale ragione puoi affermare che ti trovi bene con questa banca.

Immagina ora di entrare all’interno di un altro istituto di credito e relazionarti con del personale scadente, che non è all’altezza del suo compito.

Ti verrà automatico affermare che in quella banca non ti sei trovato bene, e che di conseguenza non funziona.

Cosa è avvenuto?

Associ la singola risorsa direttamente alla banca, ovvero al brand.

Questo ti fa comprendere che le risorse che lavorano all’interno di un brand, rappresentano di per sé un brand.

Tali persone dovranno infatti essere le portatrici dei valori aziendali, più del proprietario stesso nel quale l’idea è già innata.

È chiaro quindi che nella fase di formazione dovrai far comprendere ai tuoi affiliati che questi non sono solo persone che hanno accettato di lavorare all’interno del tuo progetto, ma sono coloro che fanno parte di qualcosa di più grande che crescerà nel tempo, anche e soprattutto grazie a loro.

Inoltre, devi fare ancora più attenzione ai dipendenti dei tuoi affiliati: c’è un passaggio in più da compiere…

Il franchisee infatti può aver compreso l’importanza della brand identity, ma magari non riesce a trasferirla bene ai suoi lavoratori.

A questo punto sta a te, come franchisor, occuparti di tali dipendenti in maniera ancora più forte di quanto fai con i tuoi perché lavorano per la tua idea da lontano e non puoi formarli giorno per giorno nel tempo.

Da tutto questo discorso avrai sicuramente compreso che se il franchisor non ha grandi valori, non ha nulla da trasferire, la brand identity faticherà molto ad emergere

E questo è uno dei motivi principali per il quale poi un franchising non riesce ad ottenere grandi risultati.

Chi ha davvero qualcosa da raccontare, qual qualcosa arriva e si sente.

La capacità del franchisor sta nell’essere capace di trasferirlo: è qui che la brand identity si trasforma in personal branding e ogni affiliato diventa un mini brand all’interno del brand più grande…

Reting è qui proprio per contribuire nel divulgare queste informazioni per far sì che il famoso “buon franchising” guidi le ideologie dei futuri franchisor italiani.

Vorrei concludere questo articolo con una riflessione…

Oggi, all’interno del percorso della trasformazione della tua attività in un franchising, uno dei punti chiave, troppo spesso sottovalutato, è la registrazione del marchio ed il fatto che il marchio sia registrabile.

Questo fa parte della base normativa: se non hai un marchio registrato, non sei un franchising per legge!

Di conseguenza, anche se questo concetto ti sembra collegato ad una sola area, ovvero al marketing, in realtà, nel percorso di franchisizzazione, è un tema centrale sul quale ti invito a riflettere.

Ora però prima di soffermarti e iniziare a creare la tua identità aziendale per espanderti su rete nazionale, voglio consigliarti di compilare il questionario Reting, formato da 20 domande, grazie al quale potrai comprendere se la tua attività può essere trasformata in un franchising, espandersi e creare un business plan con altri imprenditori.

Clicca sul seguente link:

reting.franchisingmodel.it/main/questionario_nuovo.php

Affidati a Reting: troverai tutte le informazioni che ti servono per volare sempre più in alto!

A presto,

Enrico Tosco.