Come formulare una fee d’ingresso: prezzi e contenuti
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Oggi parliamo della fee d’ingresso, il compenso economico richiesto da un franchisor per poter aprire un attività in franchising.
Fee d’ingresso e royalty rappresentano le principali fonti di guadagno di un brand in franchising.
Per questo motivo la scelta della corretta fee d’ingresso è molto importante nel tuo progetto di business e formularla nel modo sbagliato può veramente mettere a rischio il successo del tuo brand.
Se ci pensi, infatti, una fee d’ingresso troppo bassa potrebbe attirare delle persone non molto performanti o che comunque potrebbero prendere alla leggera il progetto pensando “costa poco, proviamo”. Automaticamente non si prenderanno tutte le responsabilità e le accortezze di cui, invece, necessita.
Contrariamente, però, una fee d’ingresso troppo alta potrebbe essere fuori mercato e non portarti alcuna apertura o pochissime aperture. In poche parole il progetto rimarrà soltanto nei tuoi sogni e non sarà mai realizzato.
Come si fa, quindi, a scegliere la fee d’ingresso perfetta?
Come scegliere la fee d’ingresso perfetta
Ecco 2 consigli per formulare la tua fee d’ingresso
1- La fee d’ingresso ci deve essere SEMPRE (e ben pagata).
I format a zero fee d’ingresso, come abbiamo anche visto nell’articolo sulle royalty, sono delle proposte che sicuramente porteranno a tante aperture, ma tendono ad avvicinare degli imprenditori che non sono molto performanti. Quest’ultimi, infatti, non avendo pagato nulla per il know-how che gli stai fornendo penseranno che sia un accessorio in omaggio più che il cuore del progetto.
In poche parole, proprio per la tua offerta a fee zero, gli imprenditori non daranno valore al tuo format.
2- Analizza i servizi essenziali.
All’interno della fee d’ingresso devono sempre esserci questi 3 servizi essenziali:
- analisi di geomarketing per la ricerca del locale (per chi, ovviamente, ha un franchising che necessita l’apertura di un locale)
- la formazione di start up, sia per l’imprenditore che per i collaboratori necessari. Inoltre, il tuo compenso, e in alcuni casi anche il vitto e l’alloggio, devono essere coperti dalla fee d’ingresso.
- l’affiancamento all’imprenditore nella ricerca del personale, per selezionare ed assumere i talenti della sua zona che possono aiutarlo ad avere successo.
Questi appena descritti sono i 3 servizi più importanti, ma non sono gli unici.
In base a quanto vuoi essere performante sul mercato, puoi decidere di aggiungere altri servizi come:
- L’adattamento al software gestionale. Attenzione, però, il canale di noleggio deve essere compreso nella royalty.
- L’aiuto nell’ottenimento di finanziamenti. Quindi, ad esempio, la consulenza di un esperto di fondi europei oppure tutte le spese di istruttoria che potrebbero competere al franchisee per prendere un finanziamento o un mutuo per ristrutturare il locale.
- Il costo dell’agenzia immobiliare. Puoi prenderti tu l’onere di aiutare il franchisee non solo dicendogli dove aprire in linea di massima, ma anche proponendogli diversi locali attraverso una collaborazione con delle agenzie immobiliari di quella città.
Questo è ciò che deve comprendere una fee d’ingresso. Ma vediamo ora cosa invece non deve mai esserci.
Decidi il tuo core business
Il tema della fee d’ingresso è molto scottante, perché se hai letto con attenzione le righe che ho appena scritto, non stiamo parlando di arredi, lavori edili e prima fornitura (le tre voci che spesso rappresentano l’investimento principale di un’apertura del punto vendita).
Per molti franchisor queste tre cose sono le tre più importanti.
Se anche per te queste tre cose sono le più importanti, mi sento in dovere di farti una domanda:
Tu da dove vuoi guadagnare?
Ti faccio questa domanda perché se ritieni che il tuo principale guadagno sia legato alla fornitura di arredi, ai lavori edili o alle prime forniture, stai creando un progetto che soffrirà cronicamente di NANISMO.
Se non vuoi soffrire di nanismo, devi pensare in maniera un po’ più ampia ed uscire dalla volontà di ottenere un guadagno immediato. In poche parole devi rinunciare all’uovo oggi per ottenere una gallina domani.
Praticamente, cosa vuol dire?
Se aiutiamo il franchisee a risparmiare in apertura, magari aiutandolo a mettere a gara delle aziende edili o proponendogli più fornitori per l’arredo, dandogli anche un minimo di libertà nella scelta di alcuni dettagli di arredo, potrebbe permettergli di aprire con un investimento più basso rispetto al costo standard che è previsto.
Soprattutto per i franchisee che hanno delle conoscenze nel mondo edile, che è sicuramente la parte più importante.
Parliamo anche della prima fornitura, per aiutare il franchisee potresti dare un aiuto e dilazionare il pagamento e non chiederlo tutto prima o all’apertura.
Questo perché non stai vendendo un prodotto o una ristrutturazione, ma UN SISTEMA DI BUSINESS.
Quindi dov’è che tutti sbagliano e dove tu puoi vincere?
Punta al successo e non al guadagno immediato
La maggior parte dei franchising oggi in Italia punta soltanto a fare più aperture possibili per poi lucrarci sopra.
Questo perché sanno che le variabili di business sono così tante che i soldi dall’apertura sono certi, mentre quelli delle royalty e delle forniture no.
Se vuoi avere successo, però devi completamente reinventare questa tipologia di approccio e mettere al centro non il tuo guadagno immediato, ma il successo del franchisee.
Stiamo parlando, quindi, di un guadagno legato alle performances del punto vendita che stai facendo aprire.
Di conseguenza dovrai spenderti di più per affiancare il tuo affiliato che non ti percepirà, quindi, come un fornitore, ma come un partner e un alleato.
In conclusione quindi, spero di averti dato un quadro sulle linee guida per formulare la giusta fee d’ingresso.
Noi di Reting accompagniamo le attività di successo a trasformarsi in franchising e consideriamo la scelta della giusta fee d’ingresso un passaggio fondamentale.
Parliamo di una scelta strategica perché ne deriva la vendibilità di un format.
Aiutiamo i nostri clienti a formulare una fee d’ingresso che sia vincente sotto un solo punto di vista: La reale vendibilità sul mercato
Che ti permetta di fare più aperture possibili, non basate sul basso prezzo ma sull’offerta centrata.
Se, quindi, il tuo sogno nel cassetto è quello di aprire una rete in franchising, compila il questionario qui sotto per scoprire subito, con sole 20 semplici domande, se la tua attività è franchisizzabile oppure no.