Gestione contabile franchising

Gestione contabile franchising

La gestione contabile del franchising è un lavoro di amministrazione fondamentale perché permette di avere un controllo costante sul bilancio e i conti della propria società!

La domanda che molti pongono è infatti: “Quale tipo di società è meglio aprire per organizzare a livello contabile la gestione della mia rete franchising? “

Questa domanda, che può sembrare apparentemente semplice e banale, nasconde uno studio approfondito che, se lasciato nelle singole mani del commercialista, potrebbe portarti ad avere un carico fiscale troppo elevato facendoti perdere la possibilità di fare nuovi investimenti che un franchising ottimizzato e moderno ha bisogno di fare. 

Vediamo quindi insieme come amministrare una gestione contabile ottimale della tua rete in franchising approfondendo alcuni argomenti importanti: il primo riguarda le scritture contabili.

Franchising scritture contabili

Franchising scritture contabili

Molti commercialisti, con la scusa di scritture contabili franchising iper semplificate, affermano di fondare una S.a.s., Società in accomandita semplice, oppure, peggio ancora, di mantenere una ditta individuale.

Questo per un franchising è un problema a tutti gli effetti, anche a livello di immagine.
Immagina di andare ad affiliare un altro imprenditore, cosa penserà lui, secondo te quando ti presenterai con una S.a.s o una ditta individuale? 
Il suo primo pensiero sarà quello di una realtà poco strutturata poiché ancora collegata ad una singola persona.

Anche se questa fosse la verità, il messaggio che devi far passare è quello che si sta creando una rete franchising talmente grande che vuole diventare importante a livello nazionale ed internazionale

Chiaramente una S.r.l. richiede delle scritture contabili franchising più onerose e un costo maggiore del commercialista, ma permette anche di avere una tassazione agevolata che è l’impianto fiscale che tu dovrai avere per gestire un franchising.

Inoltre dovrai registrare il contratto di franchising all’Agenzia delle Entrate!
Se, infatti, stai parlando con degli imprenditori con cui non c’è un rapporto di fiducia, o magari il tuo franchising richiede un investimento molto elevato, la registrazione del contratto franchising all’Agenzia dell’Entrate è molto consigliato.

Diversamente, con un modello più snello e senza degli anticipi che fai per conto del franchisee, quindi senza lasciare materiale, ma muovendoti solo sull’incassato, non serve registrare il contratto perchè sei tutelato da un politica commerciale. 

Elenchiamo i profili contabili:

  • Diritto d’ingresso: Chiamata fee d’ingresso, in inglese initial fee, rappresenta il pagamento iniziale che il franchisee dovrà versare al franchisor in sede di stipula del contratto.
    Per il franchisor, il diritto d’ingresso è un ricavo che concorre positivamente alla formazione del risultato economico d’esercizio, mentre per il franchisee, essendo un costo, concorre negativamente alla formazione del risultato economico d’esercizio.
    Qui però c’è una precisazione da fare relativa alla durata del valore della fee d’ingresso. Se il diritto d’ingresso prevede la concessione di elementi ad utilità pluriennale (come ad esempio il marchio), i costi dovranno essere iscritti all’attivo dello stato patrimoniale, tra le immobilizzazioni immateriali
  • Royalties: Sono il compenso proporzionale all’attività svolta dal franchisee e versato al franchisor per la remunerazione di diritti derivanti dalla proprietà intellettuale
    La loro contabilizzazione seguirà gli ordinari principi di competenza economica.
  • Contributi dovuti dal franchisee al franchisor per le campagne promozionali: Inseriti all’interno del fondo marketing rappresentano dei costi relativi alle campagne promozionali che spesso il franchisor può richiedere al franchisee. Per il franchisee sono quindi un costo per prestazioni di servizi, mentre un ricavo accessorio per il franchisor.
  • Beni del franchisor: Il franchisor mette a disposizione del franchisee sia beni immateriali che materiali. Sono beni immateriali tutti quelli che caratterizzano la sua attività d’impresa, quindi marchi e insegna. Mentre sono beni materiali le attrezzature, gli allestimenti e gli arredi. Le modalità di contabilizzazione dei relativi costi (per il franchsiee) e ricavi (per il franchisor) saranno connaturate alle specifiche pattuizioni contrattuali previste dalle parti.
  • Imposta di registro: Il contratto di franchising deve essere redatto per iscritto! Nel caso in cui lo stesso sia redatto per atto pubblico o scrittura privata autenticata, lo stesso dovrà essere registrato entro 20 giorni dalla data della stipula con il pagamento dell’imposta di registro nella misura fissa di € 168.

Franchising tassazione

Franchising tassazione

Come sai la tassazione della S.r.l., a differenza delle ditte individuali, non è collegata anche ad un INPS collegato al reddito, ma è presente soltanto il reddito di impresa che si chiama IRAP più un’addizionale regionale. 

Questo ti permette di pagare sostanzialmente un 30% di tasse a differenza della ditta individuale dove si supera il 60% arrivando anche all’80%.

Quindi è un regime molto più vantaggioso soprattutto per chi ha la necessità di tenere i soldi in azienda e non usarli per un reddito personale.

È molto importante scindere la S.r.l. che gestirà il franchising dalla propria persona fisica, proprio perché questa società probabilmente prenderà in carico il logo e il marchio del franchising in usufrutto, a noleggio o con un contratto di utilizzo da te persona fisica poichè sei tu il fondatore che lo ha registrato.

La società ti dovrà quindi pagare per l’utilizzo di quel marchio.

Un altro aspetto importante è legato al fatto che lasciando i soldi all’interno della S.r.l, quando andrai a ripartire gli utili pagherai soltanto l’IRPEF sul 50% di quanto hai preso, senza dover pagare l’Inps che è una parte importante di tassazione.

Quindi quello che consigliamo a livello di macro ottimizzazione fiscale è di utilizzare una S.r.l. che dia la possibilità di avere una tassazione più snella e facile da organizzare rispetto ad una ditta individuale.

Fee d’ingresso

Fee d'ingresso

La fee d’ingresso è un compenso che il franchisor richiede al franchisee alla firma del contratto per i seguenti apporti del franchisor: 

  • la licenza d’uso del marchio e degli eventuali brevetti depositati dal franchisor
  • la cessione del pacchetto di franchising
  • l’uso del Manuale Operativo
  • l’assistenza tecnica nella fase di lancio del punto vendita
  • il diritto di esclusiva di zona 
  • la formazione 

 
La fee d’ingresso non deve essere considerata come l’acquisto da parte dell’affiliato alla casa madre di arredi o di lavorazioni particolari che riguardano l’allestimento del punto vendita
Per quanto riguarda la gestione contabile, la fee d’ingresso non ha un trattamento fiscale agevolato perché figura come una prestazione di servizi che la casa madre eroga all’affiliato; ci sarà quindi  l’Iva al 22%.

Oltre alla fee d’ingresso, il franchisee deve corrispondere al franchisor anche delle royalties, vediamo insieme di cosa si tratta.

Royalties franchising conto economico

Royalties franchising conto economico

Le royalties sono una voce fondamentale del conto economico della casa madre poiché, a differenza della fee d’ingresso che viene versata una volta sola all’anno nel momento di acquisto, le royalties rimangono per tutto il tempo in cui l’affiliato è all’interno della rete.

Quindi la royalty franchising è la tua vera entrata ricorrente da parte degli affiliati!
Di conseguenza nel conto economico sarà sulle royalties che dovrai calcolare i costi effettivi, mentre andrai a calcolare sulla fee d’ingresso soltanto delle attività una tantum.
Quindi, se stai pensando di assumere delle persone, assumile facendo il conto economico non tanto sulle fee d’ingresso ma sulle entrate che derivano dalle royalties.

Iva franchising

Per quanto sull’utilizzo dei marchi, se prestati da una persona fisica, non c’è un trattamento iva, se parliamo di un rapporto tra società tutte le prestazioni, quindi sia royalties che fee d’ingresso, sono soggette ad iva al 22%. 

Quindi dovrai poi calcolare, per amministrare bene i tuoi conti, che c’è un iva da riscuotere e da versare, per l’incasso delle royalties e delle fee d’ingresso.

Per strutturare correttamente a livello contabile il tuo franchising, non è tanto importante avere il migliore commercialista della zona perché non è un’attività complessa a livello di gestione tributaria.
Ciò che conta in una gestione contabile del franchising è programmare correttamente le tue entrate e le tue uscite per evitare di creare un franchising che non ti permetta di avere la redditività che meriti.

Per questo abbiamo creato un questionario che ti permette di capire se la tua idea può diventare un franchising di successo oppure no.

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questionario per diventare un franchisor