I tre pilastri del buon franchising: la filosofia di Reting sul mensile del business Millionaire

Ciao e benvenuto in questo nuovo articolo mio caro imprenditore!

Oggi l’argomento del quale ti voglio parlare prende spunto da un caso di successo che riguarda proprio noi di Reting.

Ebbene sì.

Devi sapere infatti, che nell’ultima edizione appena uscita del magazine Millionaire, troverai un articolo riguardante i TRE PILASTRI del franchising, estratto direttamente da un’intervista fatta al nostro caro Ernesto.

Siamo molto orgogliosi di questo fatto perché dimostra che la nostra passione e il nostro impegno nel portare avanti la nostra filosofia di franchising, sta funzionando.

Detto questo voglio che anche tu sia a conoscenza dei preziosi suggerimenti che abbiamo rivelato, affinché tu possa ottenere il massimo per il tuo franchising.

Ma prima ancora di svelarti i tre grandi passi che devi compiere, voglio ricordarti perché scegliere la formula del franchising è la scelta più corretta e più vantaggiosa se stai aprendo una tua attività (o se vuoi migliorare quella che già possiedi).

Perché aprire un’attività in franchising è così efficace e vantaggioso per il tuo business?

Devi sapere che oggi il mercato è completamente differente rispetto a un decennio fa: l’economia è profondamente cambiata.

Prima bastava essere imprenditori attenti alla qualità dei prodotti o servizi venduti, e dedicarsi ai propri clienti; oggi invece dominano la velocità e i capitali economici.

Proprio a causa delle difficoltà di una piccola attività, che è riuscita ad avere successo nella sua zona, nel competere con le grandi multinazionali, l’unica strada percorribile dall’imprenditore italiano in questa lotta è il franchising.

Il gigante, leader indiscusso del settore in cui operi, non può essere battuto con la forza dell’economia, ma solo con la potenza dei rapporti umani, dei valori imprenditoriali e dalla cooperazione di cui il buon franchising è il massimo rappresentante.

Molti imprenditori nel nostro paese sono scettici a riguardo ma ti assicuro che questo modello è in forte crescita in tutto il mondo.

In Italia SOLO IL 5% delle attività retail sono in franchising e noi di Reting siamo qui per dimostrarti che, testimonianza dopo testimonianza, questa formula funziona ed è la soluzione migliore per espandere il tuo business, tramandando la tua filosofia e ottenendo i risultati che ti meriti.

Questo però è possibile solo se il tuo è un BUON franchising…

Ecco perché ti consiglio di continuare la lettura.

Per avviare con successo un progetto in franchising occorrono tre passi fondamentali…

IL PRIMO PILASTRO per un buon franchising: una formula di affiliazione vincente.

Il primo passo fondamentale è avere una formula di affiliazione vincente, pensata intorno ad un target di affiliato ideale.

Ti spiego meglio…

So che è un concetto contro-intuitivo pensare prima a chi si desidera affiliare e solo in seguito cucire, sull’identikit del potenziale affiliato, la formula di affiliazione.

E proprio per facilitare in questo processo importantissimo, Reting ha creato una tabella con 5 diverse figure di potenziali affiliati che ti guidino nella creazione del format.

Le 5 figure rappresentanti le diverse categorie di affiliati sono:

  1. L’autoimpiego junior, ovvero il classico ragazzo giovane che chiede un prestito in banca o in famiglia per avviare la sua prima attività;
  2. L’autoimpiego senior, ovvero una persona che ha intorno ai 45-50 anni e decide di reinventarsi per noia o a causa della perdita del suo lavoro;
  3. L’impresa famigliare, intesa come coppia di amici o fidanzati che decidono di mettersi in proprio;
  4. Il manager imprenditoriale che cerca un’attività dove non serve la sua presenza fisica;
  5. L’investitore seriale che desidera solamente diversificare investimenti di capitali importanti.

Come puoi capire, ognuna di queste 5 figure ha delle caratteristiche, delle necessità e una disponibilità economica differenti.

Proprio per questa ragione è importante scegliere la tipologia di affiliati con i quali creare la propria rete di franchising, prima di definire la formula del franchising.

Il compito del franchisor, per vincere sul mercato, in questo primo passo è analizzare i suoi potenziali partner.

IL SECONDO PILASTRO per un buon franchising: i numeri del punto vendita dell’affiliato.

Il secondo pilastro si riferisce al conto economico dell’affiliato.

Una volta compreso a chi vendere e a quanto, è necessario capire, in termini prettamente economici, cosa potrà realizzare questa persona sulla base della metratura del locale, della città in cui è situato quest’ultimo e sulle possibili prospettive future.

Il conto economico del franchisee è un passaggio molto delicato, perché questi dovrà non solo avere un prospetto dei numeri, ma anche una spiegazione razionale dietro ad ogni idea, supportata da numeri e casi reali di applicazione.

Affinché sia possibile una comunicazione del tutto trasparente e senza interessi personali, è fondamentale che tu, come franchisor, sia di supporto costante al tuo partner.

Instaurare un rapporto di fiducia reciproca è uno degli elementi fondamentali per la creazione di un buon franchising.

IL TERZO PILASTRO per un buon franchising: il conto economico del franchisor.

Da non sottovalutare è la disponibilità economica del franchisor, che deve tener conto, non solo dell’investimento iniziale, ma anche di tutti i servizi necessari per creare una rete in franchising.

Compito del franchisor è dare affiancamento, formazione e supporto ai suoi affiliati: hai i numeri che ti permettono di fornire questi servizi? E quelli per pagare un’eventuale staff?

Tutte queste risposte devi averle prima di partire con il progetto.

Questi sono i tre pilastri senza i quali NON esiste un buon franchising: se uno cede, cedono anche gli altri.

E il tuo progetto non andrà avanti a lungo, se a guadagnare è solo il franchisor o il franchisee!

Per molti fare franchising significa vendere affiliazioni ma, in realtà, il buon franchising parte solo dopo che l’affiliato ha avviato la sua attività.

Ricorda che non tutte le attività possono essere trasformate in franchising… affinché questo sia possibile il tuo business dovrà essere di comprovato successo, avere i numeri giusti e inserirsi in una nicchia di mercato in crescita.

Chi apre un’attività e dopo qualche mese vuole vendere affiliazioni, fa male a questo settore perché andrà a proporre un format non sicuro e non testato, ad altissimo rischio.

E tu sei sicuro che il tuo progetto possa essere trasformato in un franchising?

Se hai qualche dubbio ti informo che Reting è qui anche per questo.

Per aiutarti in questo percorso abbiamo creato un questionario di 20 domande che ti farà comprendere se la tua attività può essere trasformata in un franchising, espandersi a livello territoriale e creare un business plan con altri imprenditori.

Clicca sul seguente link:

http://reting.franchisingmodel.it/main/questionario_nuovo.php

Affidati a Reting: troverai tutte le informazioni che ti servono per volare sempre più in alto!

A presto,

Enrico Tosco.