Internazionalizzare con il franchising
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Internazionalizzare significa portare all’estero i propri prodotti o servizi, ed esistono diversi modi per farlo.
Puoi creare una distribuzione locale, o aprire dei punti diretti, ma una strada alternativa che devi assolutamente prendere in considerazione è quella del franchising, perchè ti permette di non lavorare direttamente in un paese estero ma creare degli alleati sul territorio.
Qual è il problema di lavorare in un paese estero?
Un qualunque paese estero ha un impianto legislativo e delle regole sociali che non conosciamo bene quanto chi ci vive o ci lavora da tanto tempo.
Quando un imprenditore italiano va ad esempio in Germania, si troverà di fronte ad un sistema di idee, territori, culture, leggi e consuetudini che non conosce.
Quindi l’errore che molti imprenditori fanno è quello di spendere tantissimi soldi per creare delle unità locali all’estero dirette, per poi rendersi conto solo successivamente quanto sia complesso gestire e lavorare con dipendenti e collaboratori che non conoscono la tua lingua, che non hanno la tua stessa cultura e sono inquadrati con delle leggi completamente differenti.
La cosa peggiore è che in questo grande sogno, spinto sicuramente da un forte entusiasmo, potresti rischiare davvero di perdere tutti i soldi messi da parte in anni o, peggio ancora, indebitarti pesantemente per un’attività che è un colabrodo.
E quindi cosa fare?
Come esportare un format con successo
Sostanzialmente per vincere in un paese estero non servono grandi investimenti, o trasferirsi per 6 mesi all’anno, la chiave è fare business con un imprenditore di successo del posto.
Per fare business con imprenditori di tutto il mondo le strade sono davvero tante, ma quella con il miglior equilibrio tra rischio e profitto è il franchising.
Perchè all’atto pratico, un franchising funziona?
Un franchising funziona perché si parte sempre da una base solida, prendendo:
- un modello che funziona,
- un marketing che funziona,
- un prodotto o un servizio che funziona
In più, si fa sposare questo progetto (già vincente) ad un imprenditore che:
- conosce molto bene il suo territorio,
- ama il suo territorio,
- ha contatti e sa come prendere le persone,
- e magari ha anche una storia di successo.
È ovvio questo imprenditore ha sempre una marcia in più rispetto ad una persona che viene da fuori.
Un format che funziona ed un imprenditore di successo, uniti dalla potenza del franchising portano ad un successo assicurato.
Questo è la strada che ha portato tanti brand americani ad avere successo anche i Italia, come Burger King o KFC.
Cioè?
La casa madre americana non apre direttamente i punti negli altri paesi, ma vende un Master Franchising ad un affiliato di quel territorio che poi a sua volta vende le affiliazioni, adattando il prodotto e il format a quel mercato specifico.
L’esempio di internazionalizzazione che stiamo vivendo direttamente è quella di Domino’s Pizza. Come si è mossa la cordata di imprenditori che ha portato questo brand in Italia?
Ha acquistato il Master Franchising dall’America ed ha adattato tutto (ricette, cotture, ingredienti) per far si che sia compatibile col mercato italiano. Ha persino adattato tutto l’impianto di contrattualistica e di accordi con i collaboratori dipendenti, e di conseguenza si sta espandendo molto forte su tutto il territorio nazionale, anche grazie a Reting. Vedremo già nei prossimi mesi tantissime nuove aperture.
Approfondisci qui: https://www.reting.it/franchising-cose-come-funziona-contratto-ed-elementi-caratteristici/
Cosa ci insegna quindi Domino’s Pizza?
Domino’s Pizza ci insegna che, se ci si muove esattamente come hanno fatto loro, il franchising oggi è la via più redditizia per fare espansione nei paesi esteri.
Perchè?
Lo sviluppo tradizionale, con aperture dirette, richiede enormi budget e porta con sé un grandissimo rischio d’impresa, anche se, in caso positivo, ci sarà un maggior incasso.
Ma conviene investire tanti soldi ed energie in un progetto con un enorme rischio, quando puoi scegliere la via del franchising che invece garantisce più sicurezza e meno investimento?
Quindi il franchising ti permette di espanderti in modo sano, dove la logica del profitto non è l’unica variabile da prendere in considerazione, e viene sovrastata dalla volontà di creare qualcosa di solido.
Quindi se il tuo obiettivo è solo quello di massimizzare i profitti, sicuramente la strada dello sviluppo diretto è quello che ti consiglio.
Se invece vuoi creare un futuro solido, sia per la tua azienda e che per la tua realtà, il franchising è la via preferenziale, perché ti permette di lavorare con delle persone molto motivate su territori che tu non conosci.
Ovviamente, però, per fare franchising bisogna avere delle basi importanti!
Per capire bene cosa significa fare franchising, quali sono le basi e cosa vuol dire essere un franchisor, stiamo organizzando due giornate per questa fine del 2020. Sono due date uniche che non si ripeteranno, una su Roma (24 Settembre) e una su Bologna (28 Novembre)
Queste due giornate sono un vero e proprio viaggio all’interno del mondo del franchising per curiosare da dentro le logiche, le regole del gioco e la posta in gioco:
- dove si arriva una volta che si è creato il franchising,
- chi si diventa,
- come vive una persona che ha creato un franchising,
- qual è la realtà che respira,
Per risponderti in maniera precisa a queste domande e per farti vivere e toccare con mano quest esperienza, ti invitiamo al Franchising Model Tour che si terrà a Roma e Bologna.
Quindi clicca qui sotto e vieni al Franchising Model Tour.