La storia di Giuseppe Sciortino: da un piccolo ferramenta al più grosso franchising di export Made in Sicilia

Ciao!

Sono Enrico Tosco e oggi voglio raccontarti come sia nata l’idea del franchising per Giuseppe Sciortino, che ha diffuso il gusto siciliano in tutto il mondo partendo solo da un’idea: il cibo accomuna tutti!

Ecco la sua carta d’identità…

  • Nome e cognome: Giuseppe (Peppe) Sciortino;
  • Età: 44 anni;
  • Lavoro: imprenditore.

Peppe ha cominciato la sua carriera lavorando in un negozio di ferramenta e nel giro di 4/5 anni ha dato una svolta alla sua condizione lavorativa ed è diventato l’imprenditore che voleva essere: oggi è il fondatore di Franchising Group, un’azienda che crea, gestisce e diffonde il franchising nel territorio.

Peppe è un uomo che ha scelto di fare l’imprenditore e oggi vuole mettere la sua storia a tua disposizione, e io, attraverso le sue parole, sono qui per raccontarti la sua testimonianza.

La nascita del progetto

Anche se, come vedremo a breve, stiamo parlando di una gelateria, l’idea non è partita da un gelataio o da un barista… ma da un impiegato in un negozio di ferramenta. Tutto ha avuto inizio quando Peppe ha avvertito l’esigenza di mettersi in proprio, il desiderio di ricavare del tempo e degli spazi per sé stesso.

Il lavoro da dipendente non gli avrebbe permesso e garantito autonomia lavorativa: bisogna seguire gli orari di apertura e chiusura e un dipendente ha poca possibilità di non seguire le direttive del proprio capo. 

Ecco perché Peppe ha deciso di dare una scossa alla sua vita e tentare un’altra strada: nel 2006 ha aperto la sua prima impresa di ferramenta, con le speranze e la fiducia di poter realizzare il suo sogno da imprenditore.

Eppure… non è andata esattamente come sperava.

La vita da imprenditore si è rivelata molto più dura e decisamente peggiore di quella che aveva in mente: Peppe si era ritrovato a lavorare molte più ore e a guadagnare molti meno soldi rispetto ai suoi dipendenti.

Peppe era stanco, non aveva idea di cosa avrebbe potuto fare per uscire da quella condizione, ma aveva un interesse specifico che ha rappresentato la fiamma che ha fatto accendere la miccia…

“Lo studio e la passione per i processi di automatizzazione aziendale mi hanno portato negli USA dove ho studiato, conosciuto e incontrato numerosi imprenditori che mi hanno aperto gli occhi e gli orizzonti”.

Così, dopo essere tornato da questa esperienza negli States, Peppe aveva finalmente capito che strada seguire e cosa doveva fare DAVVERO per aprire una sua azienda vincente, produttiva e in grado di garantirgli del tempo per sé stesso.

Il risultato: “Ecco come ho portato la Sicilia nel mondo”

Insieme ad altri amici, Peppe ha acquisito le quote di Don Gelato: una gelateria di Palermo che spiccava nella realtà imprenditoriale del luogo. È stato l’amore per la sua Sicilia a guidarlo nella scoperta della sua vera direzione lavorativa.

“Il settore food è ben diverso da quello del ferramenta: ti garantisce maggiore e quasi totale liquidità e per questo ti permette di gestire in modo più concreto tutto ciò che riguarda l’imprenditorialità”.

Dopo la prima stagione Peppe si è accorto che i suoi soci non condividevano la sua idea, così ha deciso di acquisire tutte le quote e di avviare il suo progetto: standardizzare tutti i processi della gelateria per renderla autonoma.

Peppe è partito da un’idea e ha disegnato il suo franchising: prima di aprire il suo primo punto vendita ha preso carta e penna e ha disegnato in ogni parte il suo negozio, progettando tutto senza tralasciare nessun dettaglio.

È così che è nata Don Gelato: la gelateria in franchising con il vero gelato siciliano.

Il suo obiettivo, la sua missione, era esportare il marchio all’estero e portare un po’ di Sicilia anche dove non c’era. Così, con le basi e le competenze che aveva appreso negli States, ha deciso di standardizzare Don Gelato e partire con la campagna per le affiliazioni. Ed ecco cosa è successo:

  1. Un amico di Peppe, che aveva un’attività in un’altra zona di Palermo, è stato il primo affiliato di Don Gelato;
  2. Il secondo punto vendita è stato aperto da un suo dipendente che ha raggiunto la sua fidanzata a Catania;
  3. Una volta strutturato il know-how della gelateria, Peppe ha scelto di aprire altri due punti pilota avviando due nuovi brand: Montalbano e Tosto.

Il suo obiettivo è stato quello di portare la tradizione culinaria siciliana a spasso per l’Italia, ma anche per il mondo. È così che sono nati anche Tosto, toasteria e panineria dai sapori mediterranei, e Montalbano, dedicato alla vendita di arancine e cannoli siciliani.

Le basi del successo di un franchising: staff, redditività e location

Come ha fatto Peppe a trasformare il suo punto vendita in una catena di diffusione del gusto e della tradizione siciliana? Ci è riuscito perché ha scelto persone in grado di seguirlo, di capirlo e di agire come avrebbe fatto lui.

“La scelta dello staff giusto è molto importante per il successo di un’attività, sia o meno in franchising. Il segreto, infatti, è il team: un gruppo ben strutturato rende molto di più di tante persone che, però, non si coordinano”.

Il team giusto deve essere formato da capi area, store manager e addetti agli acquisti che seguono un solo obiettivo e hanno una visione perfettamente sovrapponibile a quella dell’imprenditore.

Se unisci le competenze, le persone e la passione puoi riuscire a creare una realtà molto forte, stabile e funzionante che ti distingue dal resto delle aziende sul mercato.

Ovviamente, potrai fare degli errori, ma Peppe dice: Chi non fa nessun errore è perché non ha osato abbastanza. Se stai sbagliando o se hai sbagliato, non ti preoccupare: significa che ci stai provando e che ci riuscirai.

Come puoi gestire un punto vendita in franchising in difficoltà?

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Una delle domande più complesse che ho rivolto a Peppe è stata questa: “Cosa succede quando un affiliato rivela una criticità o una difficoltà?”. Continua a leggere perché la risposta è estremamente interessante…

“Esistono delle procedure di emergenza che puoi applicare se il tuo franchising sta andando in affanno. Negli USA è legge che ogni azienda di franchising abbia un team che aiuti un affiliato in difficoltà e intervenga per tentare di aggiustare la situazione. Devi valutare anche, però, che negli USA una persona su tre è impegnata in attività che hanno a che fare con il mondo del franchising, cosa che in Italia è ancora impensabile”.

Per capire come aiutare un franchisee in difficoltà è necessario che il franchisor lo abbia dotato di tutti gli strumenti e dei mezzi che gli servono per gestire al 100% delle potenzialità l’attività.

Sta poi al franchisee seguire le regole nel modo corretto e rispettare:

  • La corretta esecuzione delle procedure;
  • L’operatività all’interno del manuale;
  • Le attività di marketing come da calendario aziendale.

Un buon franchisor deve essere pronto a gestire il proprio affiliato in difficoltà: possono subentrare fattori che non dipendono da lui in prima persona, bensì da dipendenti poco propensi, da una location sbagliata o dal target di clientela sbagliato.

Tutto questo deve essere affrontato attraverso una procedura precisa per “accompagnare” l’attività verso la chiusura e permettere all’affiliato di perdere meno denaro possibile.

Ricorda questo: è molto importante che l’azienda NON vada in rottura. Ne andrebbe di mezzo la credibilità e ne verresti fortemente danneggiato!

È indispensabile che tu NON chiuda in contenzioso perché, sebbene in Italia la pratica sia poco nota, c’è la possibilità per i nuovi affiliati di richiedere un prospetto con all’interno gli affiliati chiusi e quelli in contenzioso per capire se l’investimento che si sta cercando di fare sia valido oppure no.

Avere punti chiusi e una procedura di supporto alla chiusura è decisamente più confortante e conveniente rispetto a un prospetto che contenga tanti punti vendita in contenzioso, non credi?

È un passaggio a cui devi prestare molta attenzione: devi inserire fin da subito la strategia di supporto alla chiusura di un affiliato all’interno della progettazione. E se hai dimenticato di farlo, corri subito ai ripari per evitare di trovarti in difficoltà!

Cosa sceglieresti tra un franchisor che ti offre una mano quando stai per cadere e uno che ti fa chiudere baracca senza nemmeno preoccuparsi di perdere credibilità?

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A presto!

Enrico Tosco.