Come l’I-Profile può aiutarti ad aumentare la produttività della tua azienda (fino al 50% in più) e risparmiare sui costi di gestione interna del personale anche se il tuo responsabile ricerca e selezione parla a stento l’italiano e non fa più di 2 colloqui a settimana
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Ricerca e selezione è una pratica fondamentale perché sono tante le aziende che riescono ad aumentare il fatturato utilizzando le nuove idee che provengono dai dipendenti qualificati o meglio “giusti” e Amazon ne è un esempio, il programma Amazon Prime è nato proprio da un suggerimento fornito dai dipendenti, che ha permesso di aumentare notevolmente i profitti: i clienti, una volta diventati membri Prime, spendono di norma il 150% in più.
In questo articolo voglio darti qualche spunto per riuscire a migliorare il tuo processo di ricerca e selezione del personale e mettere così il turbo alla tua azienda.
Confrontandomi con addetti ai lavori (recruiter) l’intero settore in questi ultimi anni sta vivendo un profondo cambiamento culturale e di mentalità perché si è accorto che qualcosa non funzionava più nel modus operandi fino a ora usato e portato avanti nella pratica.
Spesso infatti si sentono dire:
“Guarda che quella figura che mi hai indicato come un fenomeno è durato 3 giorni in azienda”
oppure peggio ancora…
non riescono più a trovare risorse per i propri clienti imprenditori come te che stai leggendo
“Istat, boom di posti nelle aziende: ma non si trovano lavoratori”
14 settembre 2021 fonte Il Messaggero
e ancora
“La ripresa c’è, ma non si trovano i necessari lavoratori specializzati”
18 febbraio 2022 fonte eunews.it
Così parlano i giornali…
Ricerca e selezione: non trovo più le persone “giuste” e come non bastasse continuo a perdere dipendenti che si licenziano… questo mese siamo a 3… perché succedono queste cose? Come evitarle?
Spesso, ti sarà capitato di sentire o vivere direttamente questo problema in azienda e sembra proprio che le persone giuste non ci siano più e sia diventato più facile indossare un paio di bermuda un bel cappello in paglia e andare a trovare pepite d’oro nel Tevere.
Può essere vero che mancano figure specializzate in determinati settori, dunque qualche tuo amico imprenditore o tu stesso ti sei trovato in grosse difficoltà perché non avevi personale all’altezza e preparato per gestire reparti cruciali della tua azienda.
Ma, caro imprenditore, quello che deve cambiare nell’approccio alla situazione è che si dovrebbe iniziare a ragionare in maniera strategica.
Applicando la strategia si può evitare di trovarsi in un bagno di sangue e con l’acqua alla gola magari in periodi di intenso lavoro, mettendo così a rischio il fatturato aziendale e rischiando di perdere anche qualche cliente insoddisfatto da ritardi o lavori eseguiti da schifo (sono stato buono…)
Sicuramente ti stai domandando qual è questa strategia da applicare, corretto?
Rullo di tamburi e squillino le trombe!
Hai mai sentito parlare di selezione continua?
Devi cercare persone sempre e di continuo per non essere impreparato quando succedono, e succederanno… problemi, intoppi e cose simili.
Pensa solo, ti faccio qualche esempio di quello che dalla mattina alla sera può capitare in azienda (si anche nella tua azienda):
- maternità (in fondo mi sembra una cosa giusta e normale, non trovi?)
- una persona cambia posto di lavoro, si licenzia
- qualcuno o più di uno si siede e diventa improduttivo
- qualcuno si trasferisce in altra città/regione/nazione
- ecc…
Ti domando, ma se tu non sei pronto non hai un piano B difronte a questi eventi come pensi di uscirne?
La ricerca continua è la tua ancora di salvezza ti permette di avere subito pronta la soluzione a ogni problema di carenza/assenza/partenza di personale.
Dunque
- Punto uno, inserisci la strategia della selezione continua nella tua azienda
- Punto due, ricerca e selezione lo dice la parola stessa significa ricercare nella quantità la qualità e quindi la persona giusta, non fermarti alla prima!
Anzi sicuramente i primi 10 non andranno bene, ma ci sta è il gioco delle parti.
Spesso anche fra i nostri clienti sento dire “persona giusta” ed è corretto come concetto ma… ti faccio questa domanda:
Come te lo immagini il collaboratore ideale (giusto)?
Sicuramente mi elencheresti tutte le cose tecniche che dovrebbe sapere e poi finiresti per dirmi che deve essere una persona affidabile, che abbia un buon carattere, che abbia una buona etica lavorativa ecc… dunque queste sono tutte soft skill.
A questo punto, non è forse meglio puntare a cercare anche una persona junior ma che abbia tutte queste soft skill (e di più) e insegnarli successivamente le cose dal lato tecnico?
Così sarebbe sì un investimento, ma di valore per l’azienda.
Ricerca e selezione e costo della non qualità cos’è? Lo conosci?
Te lo ricordi il famoso piano B accennato prima, ecco la sua attuazione ti permette di metterti al riparo dal costo della non qualità.
Secondo me già conosci il significato di questo termine, già lo hai percepito direttamente sulla tua pelle in tutti gli anni di lavoro in azienda.
Avere all’interno della tua azienda persone che:
- non sono produttive (ma sono pagate come lo fossero)
- riscaldano la sedia e basta (ma sono pagate)
- sono negative e polemiche (ma sono pagate)
- creano zizzania e malumore (ma sono pagate)
- ecc…
Se ci pensi qualche persona sei stato quasi obbligato ad assumerla perché magari eri in un momento di difficoltà non avevi più tempo, avevi bisogno urgentemente di lavoratori e hai assunto quello che sembrava meno peggio fra i 5 che avevi a disposizione.
Ti consiglio di attivare quanto prima il principio della selezione continua, dunque se non ce l’hai attiva un reparto in azienda dedito alla ricerca e selezione del personale, oppure affidati a qualche agenzia seria che lo fa di professione (se hai bisogno di aiuto noi di Reting possiamo darti indicazioni).
E soprattutto non accontentarti delle persone che in azienda non ti soddisfano appieno nascondendoti dietro al fatto che “è qui da tanti anni”, “sa le cose”, “poi bisognerebbe formare qualcun altro” ecc… pensa solo che hai diritto ad avere in azienda persone giuste all’interno dei ruoli cardine del tuo business.
Noi in Reting diciamo spesso che il personale è la parte dell’azienda più importante.
Il turbo per la ricerca e selezione, l’I-Profile cos’è e come funziona…
L’I-Profile innanzitutto non è uno strumento magico, non ti trasformerà in uno psicologo professionista ma ti sarà di fondamentale aiuto per capire tutte le cose che un candidato non ti dirà mai durante un colloquio di ricerca e selezione.
Nemmeno sotto tortura modello Rambo colpito da scariche elettriche dal Russo cattivo.
Grazie a questo strumento infatti non si capirà il passato del candidato (che poco ci importa) ma si riusciranno a capire:
- le ambizioni
- i modi di ragionare
- come si comporta in diverse situazioni
Questi sono elementi fondamentali per valutare un candidato, pensa solo al terzo punto quanto sarebbe importante per te imprenditore capire come si comporta in diverse situazioni la persona, in maniera tale da anticiparne il comportamento e sapere anche dove inserirla in azienda, quali incarichi affidargli perché sai che in quella determinata situazione reagirà e si comporterà così?
Questo è possibile grazie all’I-Profile perché tutte le persone (me e te che leggi compresi) tendiamo a ripetere i nostri comportamenti perché sono abitudini.
L’I-Profile ti permette di individuare queste informazioni che altrimenti resterebbero nascoste, almeno inizialmente…, e di inserire una risorsa che ha determinati punti di forza in azioni precise perché le farà sicuramente bene.
Ad esempio se devi assumere un addetto esperto al telemarketing e la risorsa che ha compilato l’I-Profile risulta estremamente introversa, chiusa e timida chiaramente nemmeno se farà questo lavoro per 10 anni renderà come una figura magari più giovane anche junior ma che sia espansiva, coinvolgente, entusiasta ecc…
L’I-Profile, caro imprenditore, ti restituisce una volta compilato un grafico preciso su tutte le abitudini delle persone che riguardano l’ambito lavorativo, è come una fotografia che ti restituisce indicazioni su:
- organizzazione
- auto motivazione
- gestione pressioni
- autodisciplina
- determinazione
- attitudine alla vendita
- HR Management
- Proattività
- Comprensione
- Espansività
Grazie a tutte queste indicazioni tu riuscirai anche a gestire al meglio la risorsa perché capirai come rapportarti con lei, ogni gestione di persona è diversa dall’altra.
È come a scuola quando la maestra spiegava matematica alla lavagna, su una classe di 25 persone la metà capiva una cosa e l’altra metà ne capiva un’altra… e poi ci stavo io che non capivo nulla (ma quello è un altro discorso).
Dunque il consiglio che ti suggerisco è quello di non restare imbrigliato in preconcetti quando selezioni delle risorse cioè non soffermarti in maniera preponderante ed eccessiva sulle skill tecniche (programmi che sa usare, specializzazioni ecc…) perché la differenza la fa sempre l’atteggiamento.
Il programma si può imparare, l’atteggiamento un po’ meno è dura cambiarlo magari ti ritrovi un tecnico bravissimo ma alle 18:00 cascasse il mondo lui stacca e tu alla riunione importante ti trovi da solo…
L’I-Profile in sostanza è un questionario, che va fatto compilare alla risorsa (da assumere o anche già assunta per capirla meglio) con tante domande su diversi argomenti, il questionario è preimpostato ovviamente ed è lo stesso che si utilizza anche per i titolari per vedere quali sono le aree di forza e quali sono le aree di miglioramento.
Il questionario alla fine rilascia una fotografia come detto sopra in tutte le aree nascoste del carattere della risorsa, permettendoti di conoscere a fondo la persona ed eseguire una ricerca e selezione “sleale” rispetto a quella dei tuoi competitor.
Per ogni area (vedi elenco sopra) ci sono dei valori, da 0 a 100 e da 0 a -100 diciamo che il valore dal 30 in su è positivo, dal 30 in giù indica che in quell’area si deve lavorare.
Questo test è interessantissimo perché ti aiuterà ad abbattere tutti i costi della non qualità delle persone prese nel modo errato, perché rispetto ad un semplice curriculum, un semplice colloquio ti farà vedere gli aspetti di produttività che come detto sono molto molto importanti delle persone.
Suggerimenti!
- potresti pensare di far compilare l’I-Profile alla risorsa prima ancora di eseguire il colloquio per capire come rapportarti con lui
- potresti sfruttare l’I-Profile per conoscere anche il tuo dipendente già inserito in azienda perché ti permetterebbe di avere più leadership su di lui perché sai come prenderlo, sai come parlargli quindi è importantissimo per chi ha soprattutto attività dove sotto di lui magari ci sono 10 dipendenti e deve saperli gestire perché se anche solo uno è “infelice” si innesta una reazione a catena che creerà infelicità negli altri e quindi licenziamenti multipli nel breve periodo
- se sei un Franchisor potresti inserire come benefit per i tuoi affiliati l’uso dell’I-Profile per trovargli i giusti dipendenti e farli partire in 4 con la loro attività
Ricerca e selezione e inserimento perfetto in azienda come…
In realtà la ricerca e selezione termina al sesto mese dall’inserimento della risorsa, sembra un po’ una contraddizione però è reale pensaci un secondo…
quando la risorsa entra in azienda entra a far parte di un sistema, entra a far parte di un gruppo di persone ed è il momento più delicato.
Quante persone dopo 1-2 mesi se ne vanno? È capitato anche a te?
Se non avviene bene il percorso di inserimento o meglio il piano di inserimento della risorsa questa va via!
E tu devi incominciare tutto da capo, proprio per il concetto che non possiamo formare tutti allo stesso modo quindi magari il Sig. Rossi avrà un certo tipo di formazione per essere produttivo e magari ci impiegherà 6 mesi.
Al contrario ci sono persone sveglie che magari già in tre mesi sembrano lavorare in azienda da anni.
Presta dunque attenzione anche a questo importante dettaglio.
Per questa puntata è tutto amico imprenditore, non mi resta che ricordarti…
Vuoi mettere il turbo e capire se la tua attività può crescere grazie allo sviluppo in Franchising?
Compila il questionario qui sotto: